Torna l’appuntamento con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare: sabato 26 novembre 2022 si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle strutture caritative convenzionate con le 21 sedi Banco Alimentare.

In più di 11.000 supermercati in tutta Italia oltre 140.000 volontari del Banco Alimentare, riconoscibili dalla pettorina gialla, inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione: verdura in scatola, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia come omogeneizzati o crema di riso. Gli alimenti donati, spiegano dalla Fondazione, saranno poi distribuiti a circa 7.600 strutture caritative convenzionate (mense per i poveri, case famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, etc..) che sostengono circa 1.700.000 persone. Chiediamo a Giancarlo Restivo, presidente di Nuova Organizzazione d’Imprese un giudizio:

"Tutto ha avuto inizio da un “devoto cattolico”. Così è passato alla storia. Ma un “devoto Cattolico”, è cioè, uno che mendica di poter incontrare Cristo tutti i giorni, perché senza riconosce la Sua presenza niente ha più senso, tutto si smarrisce ed è perduto. Perché Cristo non interessa se è un fatto del passato. Un devoto Cattolico così, trasforma l’ordinario in straordinario perché diviene strumento di servizio all’ideale a cui offre la vita.

Questa è una bella storia da conoscere, ve la cito:

"John Van Hengel fece voto di povertà dopo aver iniziato la sua vita a Phoenix negli anni 60. Un “devoto cattolico romano”, così definito dall’enciclopedia digitale, John iniziò a lavorare presso la Chiesa del Cuore Immacolato, dove guidava l'autobus e faceva sport. Iniziò poi anche a fare volontariato presso l'affollata mensa dei poveri di St. Vincent de Paul. John in seguito comprò un vecchio camion per la consegna del latte per $ 150 e lo usò per raccogliere agrumi raccolti e altri cibi da portare alla mensa dei poveri. Ogni sera John consegnava qualsiasi eccedenza alle missioni per senzatetto nel centro di Phoenix. Alla ricerca di un metodo efficiente e meno dispendioso in termini di tempo per distribuire questo cibo, John si avvicinò a padre Ronald Colloty dalla Basilica di Santa Maria in merito alla creazione di un magazzino dove le missioni potessero venire a ritirare il cibo.  La chiesa poi rispose prestando a John $ 3000 e un edificio di panetteria ereditato vicino a skid row. John ampliò le sue risorse alimentari su una stiva dietro i negozi di alimentari locali. Una madre indigente di 10 bambini da lui nutriti, raccontò di “una banca di cibo” con cui aveva sfamato la sua famiglia. Così enormi quantità di cibo in eccesso venivano buttate via dai negozi di alimentari, cibo congelato ma ancora commestibile, verdure sfuse, pane raffermo. All'interno dei negozi John trovò oggetti usa e getta meno deperibili come lattine ammaccate e sacchi di riso e zucchero che perdono. Entro un anno, nel 1967, John aveva stabilito il luogo in cui tutto il cibo che i negozi di alimentari non potevano vendere sarebbero stati alloggiati e distribuiti. Lo chiamò Banco alimentare di Santa Maria in onore della donazione fornita dalla Basilica di Santa Maria. Secondo il suo voto di povertà, John non ricevette stipendio durante la sua prima decade a St. Mary's. Indossava abiti di seconda mano, prendeva il cibo al banco alimentare e viveva in una stanza donata sopra un garage”.

Ecco l’origine del Banco Alimentare, la storia di come sia straordinario l’agire di un uomo che fa l’ordinario.
Nel 1989 Don Giussani ne prende ispirazione e il 26 novembre avremo dunque la “Colletta Alimentare” a cui siamo chiamati a partecipare. Divenuto ormai il “fondo comune” d’Italia permette di salvare vite. Non tanto perché le sfama, ma perché porta molto più che del cibo! Porta la possibilità di incontrare il volto umano che tutti ricerchiamo qui ed ora per la nostra felicità, detto senza mezzi termini!”