Notizie calcistiche del 22 novembre 2024
Napoli, Conte: “Var? Ho sollevato una discussione costruttiva per costruire qualcosa di migliore”
“Ho sollevato una discussione costruttiva, per costruire qualcosa di migliore, sicuramente oggi ci sono dei mezzi che ci devono far riflettere”. A due settimane da Inter-Napoli il ‘caso Var’ sollevato da Antonio Conte nell’immediato post-partita è ancora aperto e il tecnico azzurro ne ha parlato anche nella conferenza prima della sfida di domenica alla Roma: “Dopo che Mariani ha deciso, io non pensavo ci fosse stato un contatto, ma nella registrazione il Var si limita a dire che c’è contatto. Ma il calcio è uno sport di contatto. Se vogliamo parlare a livello costruttivo, e non polemico, dobbiamo dare un aiuto migliore a Mariani rispetto a San Siro. Ti limiti a dire che c’è un contatto, ma che contatto? Lieve, leggero? Mica è la pallavolo. Spero tutti abbiano fatto una riflessione, anche loro stessi.
Sorteggio Nations League: l’Italia pesca la Germania nei quarti
Dopo l’1-3 di domenica a San Siro contro la Francia, sapevamo che il cammino degli Azzurri in Nations League si era dannatamente complicato. Il sorteggio degli accoppiamenti dei quarti effettuato oggi a Nyon non ha fatto altro che certificare la difficoltà del compito che attende il c.t. Luciano Spalletti. L’Italia affronterà infatti la Germania. Gli altri quarti saranno Olanda-Spagna, Danimarca-Portogallo e Croazia-Francia. In caso di passaggio del turno, in semifinale la Nazionale sfiderebbe la vincente della sfida tra danesi e portoghesi. Negli spareggi promozione/retrocessione tra Lega A e B, derby italiano tra la Turchia di Vincenzo Montella e l’Ungheria di Marco Rossi.
Milan, Fonseca: “Il nostro è un problema difensivo e di motivazioni”
Vietato sbagliare per non perdere ulteriori punti dal gruppone di testa. E’ questo l’obiettivo del Milan, che domani alle 18 riceve a San Siro la Juventus. “Non penso si debba parlare di pressione, ma di motivazione. È facile giocare con Inter, Real e Juve, lo è meno andare a Cagliari – ha spiegato Paulo Fonseca in conferenza stampa -. Dobbiamo avere sempre la motivazione. Siamo il Milan, abbiamo rispetto della Juve ma non paura. Domani vogliamo vincere”. Su Theo Hernandez: “È un grandissimo giocatore, per me è il miglior terzino del mondo. Per me è un problema di adattamento. Abbiamo parlato in questi giorni, sta imparando cose che sono importanti. Questa settimana l’ho visto più concentrato che mai”.
Roma, Ranieri: “Hummels da valutare, Dovbyk sta bene. Dybala? Dobbiamo aiutare il ragazzo”
“Il Napoli di Conte è in auge e sta facendo bene. Sarà una partita bella e difficile. Per noi e per loro”. Claudio Ranieri promette battaglia alla capolista nella sua prima conferenza stampa della terza avventura sulla panchina della Roma a due giorni dalla sfida del Maradona, ma non sciogie i dubbi di formazione su Paulo Dybala: “L’ho visto oggi per i primi 20 minuti. Lasciatemi parlare con lui e con il fisioterapista. Non so quanti allenamenti deve fare prima di stare bene. Hummels si è già allenato qualche giorno fa con me – ha aggiunto – Mi lascia sereno di poter decidere come voglio”.
Poi ancora sulle condizioni della Joya: “Sicuramente bisogna aiutare il ragazzo. Se tutto evidenzia che non c’è niente bisogna capire perché c’è il dolore. Io ci ho parlato in questi giorni è propositivo. Io sono uno di quelli che non vuole rischiare di perdere un giocatore. Abbiamo tre partite in sequenza (Napoli, Tottenham e Atalanta, ndr), voglio capire quello che mi può dare”.
Dovbyk e Pellegrini. Come stanno? “Dovbyk sta bene. Pellegrini e i fischi? Lui deve saper reagire. È un ragazzo un po’ introverso per essere romano. Lui soffre dentro ma deve saper reagire alle avversità. Sono sicuro che reagirà. Cristante tra i tre? Sì può fare, ci può giocare. Ma se c’è Hummels perché deve giocarci Cristante? Tante volte l’allenatore fa delle mosse che sembrano strane ma lui sta tutti i giorni con i giocatori quindi sa”.
Come ha trovato lo spogliatoio? “Se Juric l’ha trovato triste immaginate io. Per questo ho parlato con i giocatori del bambino che c’è dentro di loro. Io gli ho ricordato come eravamo tutti. Voglio che loro tirino fuori il sogno che avevano da bambini. Ci pagano per questo. Il nostro è un mestiere bellissimo. Sono caduti in basso, ma solo chi cade può rialzarsi”.
Io come Harry Potter? “Io ringrazio i tifosi della fiducia, per le manifestazioni di affetto. Li ringrazio. La pressione ce l’ho sempre avuta. Altrimenti non avrei scelto di tornare. La squadra ha bisogno di tutti. Deve tornare a fare quello che deve fare. Vincere. Non serve un mago”.
Ci sono la mentalità e le qualità per vincere? “Mi è difficile dire se questa squadra abbia mentalità o no. Io credo che quando perdi entri in una spirale negativa. Loro devono avere fiducia in loro stessi e nei compagni. Fare dei risultati di fila. Qualità c’è. La squadra è buona. Vanno supportati da me e da tutti quelli che sono dietro. I tifosi sono la prima cosa. L’anima della squadra. L’allenatore può essere bravo o meno. Noi dobbiamo tirarceli dietro con ottime prestazioni. Il calcio è semplice”.
Inter, Lautaro oltre la fatica: quando vede il Verona è gol, Inzaghi ci pensa
Da un lato il rientro dall’Argentina a sole 48 ore dal ritorno della Serie A e un momento non felicissimo con l’Inter (due gol nelle ultime sei partite, Champions compresa), dall’altro la carica di aver eguagliato – almeno come reti segnate – Maradona con l’Albiceleste e uno score che contro il Verona dice sei reti in otto match: la presenza di Lautaro Martinez tra gli undici titolari contro i gialloblù dipende anche da questi fattori, su cui Simone Inzaghi sta ragionando.
La decisione per Inzaghi non è semplice perché se Marcus Thuram è l’unico certo di un posto da titolare, il compagno del francese è ancora nei pensieri dello staff tecnico. Anche Taremi, come Lautaro, ha sul groppone un viaggio intercontinentale mentre Arnautovic è dietro nelle gerarchie, nonostante abbia avuto una pausa meno stressante con viaggi in Europa e una sola partita (intera) con l’Austria. D’altronde il turno di campionato di domani è a dir poco delicato, non solo perché i trappoloni sono sempre in agguato nei match che arrivano subito dopo la sosta ma, sulla carta, l’Inter ha l’impegno più facile tra le big: con Milan-Juventus e Napoli-Roma (e Lazio-Bologna) l’occasione è troppo ghiotta per lasciarsi scappare i tre punti.
Al momento il tecnico interista sembra intenzionato a proporre la ThuLa e dunque far partire dall’inizio il Toro, che cerca una continuità di gol personale dopo quelli con l’Argentina: l’allenamento di giovedì infatti ha dato buone risposte sulla forma fisica dell’attaccante. D’altronde il Verona sembra proprio l’avversario giusto, dato che il capitano nerazzurro ha segnato sei reti quando ha affrontato i gialloblù: per media partite/gol è la sua vittima preferita italiana dopo il Cagliari (9 in 9). Gol che potrebbero fare la differenza in un match difficile dato che la squadra di Zanetti è reduce da quattro sconfitte nelle ultime cinque e vorranno dunque tentare l’impresa per dare uno scossone alla classifica, comunque buona per gli obiettivi dei veneti.