Herbert Diess, dalla scorsa primavera nuovo amministratore di Volkswagen, ha dichiarato che la casa tedesca potrebbe arrivare a costruire fino a 50 milioni di vetture basate sulla nuova piattaforma di veicoli elettrici. A tal fine sta pensando di espandere gli impianti di produzione negli Stati Uniti.
Attualmente, Volkswagen sta dialogando con Ford per una collaborazione relativa alla produzione di veicoli commerciali, ma non esclude anche di poter concedere a produttori terzi, in licenza, la sua piattaforma per l'auto elettrica MEB, in modo da aumentarne l'economia di scala.
E Volkswagen potrebbe arrivare a costruire 50 milioni di veicoli elettrici in tutto il mondo con i suoi marchi, a partire dal 2020, tanto da aver già raggiunto accordi per l'approvvigionamento di batterie, per soddisfare tale obbiettivo.
Secondo Diess, il pacco batterie, nell'immediato, sarà più costoso di un motore tradizionale, ed è per questo che per tenere bassi costi di produzione e prezzi di vendita sarà necessario aumentare quanto più possibile i volumi.
Nel 2017, il gruppo Volkswagen ha venduto 10,7 milioni di veicoli. Quindi, l'obbiettivo indicato dall'amministratore delegato è da intendersi distribuito su più anni, anche se il numero preciso non è stato indicato.
Ma, al di là dei numeri, è importante notare che Volkswagen stia ormai decisamente spingendo sull'elettrico, anche per ricostruire la propria reputazione a seguito dello scandalo relativo ai test delle emissioni dei motori diesel negli Stati Uniti, che per la casa di Wolfsburg ha avuto anche un costo finanziario non indifferente a seguito delle sanzioni comminate.