Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del Forum Teha di Cernobbio ha affermato:

Abbattere il debito una necessità. Non bisogna avere paura delle riforme.

Abbattere il debito pubblico è una necessità ineludibile.

Sul fronte del debito l’Italia ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania.

Perfetto. Ridurre il debito pubblico, che ci sta schiacciando sempre di più sul fondo del baratro, è una delle tante priorità del paese, ma – a fronte di stipendi da fame e di un sistema previdenziale disastroso – è un impegno che devono prendersi tutti i cittadini italiani, ognuno contribuendo a seconda delle proprie possibilità, ma senza salassare di tasse  i ‘soliti fessi’, lavoratori dipendenti e pensionati, che devono pagare il conto anche per chi evade ed elude il fisco, per gli sprechi della mala-politica e la pessima gestione della cosa pubblica.

Insomma, se bisogna tirare la cinghia, bè che tutti comincino a farlo.

In primis chi governa e chi amministra questo paese, che dovrebbe varare delle vere riforme e non bonus e prebende che elargiscono elemosine, tra l’altro non sempre destinate a chi ne ha una reale e concreta necessità.

Sarebbe una grande bella riforma, ma soprattutto equa, quella che potrebbe mettere sul tappeto proprio lo stesso Presidente della Repubblica equiparando gli stipendi dei dipendenti del Quirinale alle retribuzioni di tutti gli altri dipendenti pubblici che non hanno il privilegio di salire al Colle tutte le mattine, ma che per un pugno di euro devono smaltire montagne di scartoffie nelle fatiscenti stanze di qualche ministero!

Togliere a chi ha esageratamente tanto e redistribuirlo a chi ha davvero troppo poco.

Ecco, di riforme come questa gli italiani onesti e per bene non avrebbero alcuna paura!

Ma sì sa come funziona in politica. Lorsignori, dall’alto dei loro privilegi, predicano bene e razzolano male!