Tema: Un incontro emozionante. Svolgimento: "Un giorno ho incontrato la persona che ho sempre voluto incontrare. Il mio idolo. Davanti a me c'era Salvini. Era un uomo saggio, simpatico e gentile: il migliore.
Allora mi sono messo in fila ad aspettare di fare la foto. Il mio cuore si è riempito di gioia quando Salvini ha fatto passare prima i bambini.
Quando toccava a me ho preso il telefono di mia mamma e, insieme ai miei fratelli, sono andato a fare la foto. Non ci potevo credere."
Non si riesce a credere a un "tema" del genere... E soprattutto non si riesce a credere che il soggetto del tema del bimbo sia pure compiaciuto dello svolgimento... In questi termini Matteo Salvini ripropone su Facebook lo sforzo intellettuale del bimbo:
«Ho ricevuto questo tema di un bimbo di 9 anni di Padova: "Un giorno ho incontrato la persona che ho sempre voluto incontrare. Il mio idolo". Che cosa può darmi più forza ed energia di questo? Grazie Tancredi, l'emozione me l'hai regalata tu.»
Uno che è felice di promuovere il culto della propria personalità è sempre un vanesio... nel caso di un politico è un vanesio pericoloso.
Che il temino del bimbo sia vero oppure no - ormai non è più possibile stupirsi di nulla - è ininfluente. Quel che conta è che si possa pensare che sia normale far passare come positivi messaggi del genere.
Quel bimbo, ammesso che esista, è vittima dei propri genitori, della loro insensatezza e della loro confusione che li ha portati a far credere ai loro figli che un politico sia un divo dello spettacolo e che la massima aspirazione per una persona qualunque sia quella di potersi fare una foto insieme a lui.
Non ci potevo credere, ha scritto il bimbo. E neppure noi a leggere le sue parole... un temino in perfetto stile ventennio.
E non basta la comicità delle parole del bimbo che ha definito Salvini saggio, simpatico e gentile... oltre che "il migliore", proprio come i comunisti chiamavano Togliatti, a sminuire il fatto.
Ovviamente, il bimbo non è il problema. Il problema sono i suoi genitori, il problema è Salvini, il problema è la propaganda, il problema è il culto dell'immagine.
Questo piccolo fatto di cronaca, sicuramente "nera" in senso politico, dimostra che ormai i contenuti sono e continueranno ad essere sempre meno importanti per giudicare i politici. Quel che conta è che diano l'impressione di essere simpatici, gentili e saggi.
L'impressione... per l'appunto.