Cultura e Spettacolo

Due chiacchiere con l'attrice Ornella Giusto, su Rai 1 nel daily "Il paradiso delle signore"

Abbiamo incontrato Ornella Giusto, attrice italiana nel cast della soap di Rai1, "  IL PARADISO DELLE SIGNORE".

Ornella, come ti sei approcciata al personaggio di Rosalia Caffarelli nella serie Il paradiso delle signore ? 
In maniera graduale , per me è importante leggere attentamente ogni parola , cercare di capire sia le battute del personaggio che sto interpretando ma anche quelle del mio interlocutore , L 'ambiente dove mi trovo,  chi è Rosalia , cercare di entrare nella mentalità di quel tempo soprattutto per una donna che viene dal sud e  L ' educazione ricevuta e la mentalità anche di allora e lo stato d animo di un tempo, soprattutto per una donna come Rosalia che viene dal sud e si trasferisce a Milano e cerca di ambientarsi in una città del Nord.

Ti piace ? 
Rosalia ha una mentalità anzi emancipata aperta , con la voglia di conoscere respirare sentirsi se stessa e poter essere libera di relazionarsi in un mondo più libero con una mentalità più aperta e per una donna che come Rosalia che fa la sarta cercando di ambientarsi il più possibile mantenendo comunque i suoi forti valori , mi piace perché é una donna sicuramente forte determinata e molto saggia . Una donna che viene da un matrimonio combinato come accadeva allora,  una donna che rimane molto spesso sola perché il marito spesso viaggia sicuramente è una donna molto forte Rosalia . Per me non è stato tanto difficile comunque entrare nel personaggio di Rosalia perché in me c è comunque un vissuto importante che mi ha permesso oggi di essere ciò che sono mantenendo sempre saggezza valori rispetto . E la mia sensibilità e la mia emotività mi permettono di accarezzare e rispettare il personaggio che sto Interpretando cercando di emozionare e  farlo arrivare a chi lo guarda .

Cosa ti sta dando questo personaggio in una serie già molto seguita ? 
Mi sta dando la possibilità di crescere sempre più e di esprimermi maggiormente  artisticamente, mi permette di fare ancor di più esperienza e per me questo è molto importante . È un viaggio emotivo continuo ..dare emozioni donarsi al pubblico penso sia bellissimo .

Quali sono i tuoi sogni da realizzare come attrice ? 
Poter continuare a fare sempre bene il  mio lavoro con serietà impegno e determinazione.

Tre aggettivi per descriverti ? 
Umile, paziente, caparbia.

Come trascorri il tuo tempo libero?
Mi piace immergermi nella natura, faccio sport perché mi aiuta a tenermi in forma non solo fisicamente. Leggo, scrivo faccio tutto ciò che mi dà benessere.

Tornerai a Teatro con lo spettacolo Lapilli Verghiani. Di cosa si tratta? 
Ho deciso di intitolare questo spettacolo "Lapilli Verghiani" proprio per dare agli spettatori un’immagine scoppiettante di ricordi e di passione» afferma Ornella Giusto, regista e attrice di quest’opera che restituisce il ritratto di «un uomo di grandi sentimenti e galantuomo» quale Verga. 
In particolare lo spettacolo vede in scena alcune lettere di Verga innamorato e testi tratti dalle sue opere più famose, rappresentative del tema dell'amore. Vi si può cogliere l'opposizione tra amore "popolano" e amore "borghese", tra "lupa" e femme fatale, tra l'ambiente della campagna siciliana e quello delle grandi città del Nord Italia. 
I brani appartengono sia a romanzi sia a novelle e mostrano la profonda conoscenza dell'animo e delle passioni femminili da parte dello scrittore.
Non si tratta soltanto di una lettura, ma di un allestimento completo che prevede accompagnamento musicale (con musiche di Ezio Noto e Giuseppe Romeo), canto e danza. Gli attori in scena interpreteranno vari ruoli, facendo rivivere i personaggi del Verga: in particolare Ornella Giusto, oltre che alla lettura recitata di alcune lettere dello scrittore catanese, si dedicherà a impersonare alcuni dei più noti volti verghiani come Santuzza e Lola di Cavalleria Rusticana, la Lupa, la Capinera, Eva. 
Una caratteristica dell’opera è la breve durata: la regista ha optato per un excursus rapido e intenso su Verga perché preferisce «lasciare lo spettatore con un piccolo languorino piuttosto che rischiare di annoiarlo con uno spettacolo lungo e pesante». L’obiettivo è «andare incontro alle esigenze del pubblico e dargli ciò che realmente desidera, ovvero emozionarsi».

Autore pressagent
Categoria Cultura e Spettacolo
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