Il Consiglio dei Ministri del 7 agosto 2023 ha approvato un provvedimento che abroga il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell'isolamento perché risultate positive al Covid-19, come era previsto dal Decreto legge 52 del 2021 all'articolo 10 ter.

"L’andamento epidemiologico, la disponibilità di vaccini e di farmaci non rendono più necessaria questa misura", ha dichiarato il Ministro Orazio Schillaci durante la Conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. "Credo che questa sia una norma di buon senso - ha aggiunto - che cancella le ultime restrizioni legate a un’emergenza sanitaria che abbiamo finalmente superato, ovviamente il Ministero della Salute continuerà a monitorare l’andamento della situazione epidemiologica e, se fosse necessario, adotteremo tutte le misure di contenimento e contrasto alla diffusione del virus". 

A seguito di ciò, nella circolare del ministero della Salute firmata del direttore generale della Prevenzione Francesco Vaia si conferma lo stop all'isolamento obbligatorio delle persone risultate positive al Covid, pur consigliando di restare a casa nel caso di sintomi, fino alla loro scomparsa. Comunque, a chi volesse uscire si raccomanda di osservare le stesse precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie. In particolare è consigliato indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone. Evitare ambienti affollati. Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all'assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio.

Si consiglia anche di informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse ed infine di contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

Per le persone che sono venute a contatto con un malato di Covid non si applica nessuna misura restrittiva. “Si raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all'eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto. Nel corso di questi giorni è opportuno che la persona eviti il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza. Se durante questo periodo si manifestano sintomi suggestivi di Covid-19 è raccomandata l'esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare per SARS-CoV-2”, si legge nella circolare.