CAIVANO - Napoli - (Ernesto Genoni) - Poche ore fa a Caivano, provincia di Napoli, il corteo di solidarietà, lungo le strade del Parco Verde, per manifestare contro gli abusi sulle due cuginette di 10 e 12 anni e contro le violenze e gli abusi perpetrati da anni a danno di una comunità dove è mancata la presenza dello Stato. Numerosi i partecipanti con tante donne e bambini e con i rappresentanti del mondo politico e delle associazioni, guidati dal parroco, don Maurizio Patriciello in testa, che ha annunciato la visita di domani della premier Giorgia Meloni.

Un’estate in vero punteggiata da violenza contro le donne. In casi recenti anche ragazzine. La premier domani sarà a Caivano anche se le zone in cui manca da tempo la presenza dello Stato sono tante altre e non solo al Sud.

 Anche qui, vedo due diversi livelli su cui operare. - così Giorgia Meloni in una nota - Se lo Stato viene percepito come distante, ci deve essere. Perciò, come primo immediato intervento, bisognerà riaprire la Palestra, i centri che fanno un lavoro importante di educazione e socializzazione. Ma non voglio anticipare troppo, sono decisioni che si prenderanno nei prossimi giorni.

Sugli stupri in generale, e in particolare come quelli di Palermo e di Caivano come dovrebbe reagire lo Stato? Lo ha chiesto la “Scuola di Legalità Don Peppe Diana” in un articolo pubblicato da Fai-Informazione.it, al criminologo, Vincenzo Musacchio che ha commentato dicendo: Con un mix di azioni preventive e repressive. Garantendo gli standard minimi di sicurezza nelle zone più depresse e disagiate del Paese e agendo dal punto di vista sociale e culturale attraverso politiche del lavoro e scolastiche. Famiglia e scuola ovviamente svolgono un ruolo primario anche nella educazione sessuale delle nuove generazioni.

Stando al programma di domani, in mattinata ore 12, la premier Meloni - che è attesa nella serata ad Atene per un accordo programmatico con il primo ministro Kyriakos Mitsotakis - dovrebbe incontrarsi prima con don Maurizio Patriciello, il parroco che l'ha invitata a recarsi a Caivano, poi visiterebbe la scuola e la Palestra, in stato di completo abbandono (vedi foto), a due passi dei casermoni tinti di verde, tra i primi ad essere costruiti, e il cui colore ha dato il nome al quartiere con "Parco Verde".

Ringrazio quanti hanno espresso vicinanza in merito alle minacce ricevute in vista della mia visita a Caivano. - ha scritto la premier in una nota - Le intimidazioni non impediranno la nostra presenza al fianco dei tanti cittadini che chiedono sicurezza e la possibilità di un futuro migliore per i propri figli. Nella lotta alla criminalità organizzata questo Governo non farà passi indietro.