Lo scorso maggio, a Ravenna, una studentessa sedicenne è stata vittima di un abuso sessuale durante una festa. Secondo le prime ricostruzioni, la festa si svolgeva in una villa privata alla periferia della città con la partecipazione di molti adolescenti. La vittima, invitata da alcuni amici di scuola, era presente all'evento. Durante la serata, un giovane di circa vent'anni ha iniziato a rivolgere attenzioni insistenti alla ragazza, offrendole bevande alcoliche.

Gli amici della ragazza e altri testimoni presenti alla festa hanno poi  raccontato che il comportamento del giovane era diventato sempre più aggressivo. Approfittando della confusione e dell'alcool consumato dalla vittima, l'aggressore l'avrebbe condotta in una zona appartata del giardino della villa, dove ha perpetrato l'abuso.

Quella stessa notte, una volta rincasata attorno alle 3.30 grazie al passaggio della madre di un'amica, si era confidata al cellulare con l'ex fidanzatino: ed erano stati i genitori di quest'ultimo, dopo avere a loro volta raccolto la confidenza dal figlio, ad avvertire i genitori della ragazzina.

Il giorno dopo i carabinieri del Radiomobile hanno sequestrato gli abiti della ragazzina per avviare le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Ravenna, in seguito alle quali un neomaggiorenne della città romagnola è stato indagato per violenza sessuale pluriaggravata.