Mentre il maltempo continua provocare danni in tutta Europa, ultime a farne le spese sono state Austria e alta Baviera, nelle aree colpite dalle inondazioni degli scorsi giorni, Belgio e Germania, è iniziato il ciclopico compito di ripulire le abitazioni che non hanno subito danni liberandole dai detriti, dal fango e da qualsiasi oggetto ormai non più utilizzabile.

Allo stesso tempo prosegue anche il compito dei soccorritori di cercare i dispersi e recuperare i corpi delle vittime il cui numero è salito complessivamente, tra Belgio e Germania, a 180. Nel solo circondario di Ahrweiler, in Renania-Palatinato, la polizia ha reso noto che sono morte più di 110 persone e 670 sono quelle rimaste ferite.

La tragedia, almeno nei Paesi colpiti, ha posto l'accento sulla necessità di accelerare le politiche per contrastare l'innalzamento della temperatura che causa il cambiamento climatico e questo tipo di eventi atmosferici a cui in Europa non eravamo abituati e che fino a qualche anno fa erano estremamente rari.

E vista l'influenza della Germania a Bruxelles le conseguenze politiche sul resto d'Europa, e questa volta si può aggiungere fortunatamente, non tarderanno a farsi sentire.

Politicamente, inoltre, questo evento potrebbe rivelarsi infausto per Armin Laschet, che in qualità di presidente dell'Unione Cristiano-Democratica è il candidato della CDU per sostituire Angela Merkel come prossimo cancelliere alla guida della Germania.

Laschet è stato ripreso da una telecamera mentre scherzava con alcuni suoi colleghi mentre il presidente federale Frank-Walter Steinmeier esprimeva il proprio dispiacere offrendo solidarietà a coloro che hanno subito danni e perduto persone care.

"Una situazione surreale, spettrale... la lingua tedesca a malapena ha parole per descrivere la devastazione. I governi federale e statale agiranno insieme per riportare la situazione alla normalità. ... Vediamo la forza con cui la natura può agire. Ci opporremo a questa forza della natura, nel breve termine, ma anche nel medio e lungo termine. Occorre una politica che tenga conto della natura e del clima più di quanto abbiamo fatto negli ultimi anni".

Queste le parole di Angela Merkel, che domenica ha visitato le zone alluvionate di Schuld, in Renania-Palatinato.

In serata, il numero delle vittime in Germania è arrivato a 165, mentre è arrivato a 31 i morti registrati in Belgio.



Crediti immagine: twitter.com/zaxxxppe/status/1416028058167951360