Una donna ai vertici della Segreteria di Stato del Vaticano! Ne ha dato notizia la Sala Stampa vaticana ufficializzando da parte del Santo Padre la nomina a "Sotto-Segretario per il Settore multilaterale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato" della Dott.ssa Francesca Di Giovanni, Officiale della medesima Sezione per i Rapporti con gli Stati.
Questo il curriculum di Francesca Di Giovanni.
- Nata a Palermo (Italia) il 24 marzo 1953.
- Laureata in Giurisprudenza.
- Ha completato la pratica notarile.
- Ha lavorato nell'ambito del settore giuridico-amministrativo presso il Centro internazionale dell'Opera di Maria (Movimento dei Focolari).
- Officiale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, dal 15 settembre 1993. Ha svolto il suo servizio sempre nel Settore multilaterale, soprattutto per quanto riguarda temi concernenti i migranti e i rifugiati, il diritto internazionale umanitario, le comunicazioni, il diritto internazionale privato, la condizione della donna, la proprietà intellettuale e il turismo.
- Lingue conosciute: italiano, inglese.
La Di Giovanni lavora da anni alla Segreteria di Stato vaticana, ma nel tipo di incarico a lei assegnato oggi, di carattere decisionale, finora il Vaticano aveva nominato solo preti. Infatti, la Di Giovanni, nella Sezione per i Rapporti con gli Stati che da oggi avrà due sottosegretari, va ad affiancare monsignor Mirosław Wachowski.
Alla novità della nomina, vi è anche la novità del ruolo (settore multilaterale) che, come spiega Francesca Di Giovanni a Vatican News, «tratta dei rapporti che riguardano le organizzazioni inter-governative a livello internazionale e comprende la rete dei trattati multilaterali, che sono importanti perché sanciscono la volontà politica degli Stati riguardo ai vari temi concernenti il bene comune internazionale: pensiamo allo sviluppo, all'ambiente, alla protezione delle vittime dei conflitti, alla condizione della donna, e così via».
E nella stessa intervista, alla domanda su quale possa essere il contributo di una donna nel ruolo che andrà a ricoprire, Francesca Di Giovanni ha risposto così: «Non possono non tornarmi in mente le parole del Santo Padre nell'omelia del 1° gennaio scorso, in cui egli fa – possiamo dire – un inno al ruolo della donna, dicendo anche che "La donna è donatrice e mediatrice di pace e va pienamente associata ai processi decisionali. Perché quando le donne possono trasmettere i loro doni, il mondo si ritrova più unito e più in pace." Vorrei poter contribuire a che questa visione del Santo Padre si possa realizzare, con le altre colleghe che lavorano in questo settore in Segreteria di Stato, ma anche con altre donne – e sono tante – che operano per costruire la fraternità anche in questa dimensione internazionale. È importante sottolineare l'attenzione del Papa verso il settore multilaterale, che oggi è messo in discussione da alcuni, ma che ha una funzione fondamentale nella comunità internazionale. Una donna può avere determinate attitudini per trovare punti comuni, curare i rapporti avendo a cuore l'unità. Spero che il mio essere donna possa riflettersi positivamente in questo compito anche se sono doni che riscontro certamente anche nell'atteggiamento dei miei colleghi di lavoro uomini».