Il 27 agosto, il presidente Zelensky aveva invitato Varsavia ad abbattere i missili russi diretti verso l'Ucraina occidentale, o almeno quelli che ipoteticamente potrebbero colpire la Polonia.
In risposta, le autorità polacche gli hanno spiegato che la decisione di consentire l'abbattimento di missili e droni da combattimento russi nello spazio aereo ucraino utilizzando i sistemi di difesa aerea polacchi è già stata respinta dai paesi NATO.
Ma Zelensky non demorde e così il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, oggi, nel Consiglio informale dei ministri degli Esteri che si svolge a Bruxelles, cercherà di convincere l'Ue che l'abbattimento dei missili russi da parte della Polonia non la renderebbe parte attiva nel conflitto
Kuleba vuol convincere i paesi dell'UE confinanti con l'Ucraina, in particolare la Polonia, ad utilizzare i loro sistemi di difesa aerea per proteggere una parte dello spazio aereo ucraino.
"L'argomento secondo cui questo renderebbe alcuni di loro partecipi della guerra - sostiene Kuleba - è infondato. Non si entra in guerra abbattendo un missile o un drone che vola nella tua direzione e potrebbe infliggere danni al tuo stesso territorio".
Come accoglieranno la proposta i 27 Paesi membri?