Laura Pausini, consapevole della figuraccia rimediata dopo essersi rifiutata di canticchiare Bella Ciao in una trasmissione della tv spagnola (cosa che in quel caso sarebbe passata inosservata), diventando così martire e paladina dei diversamente fascisti alla Salvini e alla Meloni ha pensato di dover correre ai ripari, pubblicando su Twitter un'immagine con su scritta la seguente dichiarazione:

Purtroppo per lei, però, la dichiarazione continua ad essere l'ennesimo autogol, perché la poco avveduta Pausini continua a non voler dire l'unica cosa che avrebbe dovuto, che Bella Ciao rappresenta la Resistenza all'antifascismo, che la Resistenza e gli antifascisti non sono né di destra né di sinistra, ma rappresentano i valori della Costituzione repubblicana... scusandosi per averlo dimenticato.

Ma non lo ha fatto, ripetendo, con altre parole la stupidaggine che già aveva detto in precedenza. Se avesse studiato saprebbe che già duemila anni fa Orazio scriveva (Satire I, 1, 106-107):

"Est modus in rebus sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum."
"Esiste una misura nelle cose; esistono determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto."

I confini che la Pausini si è data sono però sbagliati, perché dimostrano che o non conosce (o non comprende) la storia e i valori in cui dice di credere oppure è invece una sfegatata sostenitrice del fascismo che dice di aborrire.

In un caso o nell'altro, ha fatto un'altra pessima figura.