Fabrizio Rovella torna nel suo elemento naturale dopo due progetti tra i ghiacci. Un uomo in bilico tra outdoor, avventura e solidarietà.

Il 2020 sarà ricordato per molte ragioni collettive. Per Fabrizio Rovella, noto alle cronache nazionali come l’Uomo del Sahara, il 2020 è l’anno che lo ha portato tra i ghiacci dell’Islanda prima e sulle Alpi poi.

Si è infatti conclusa da poche ore l’avventura di “ALPinROSA” - La grande traversata delle Alpi in rosa.

La spedizione organizzata da Sahara Mon Amour in collaborazione con MC Communication & Promotion Group, ha visto atlete, donne di cultura e imprenditrici raggiungere alcune delle vette alpine più importanti, in un viaggio che ha attraversato le Alpi da est a ovest. Un progetto che ha unito l’outdoor e la solidarietà.

Il progetto “ALPinROSA” infatti è stato sostenuto da Montana che, oltre ad esserne stato il main sponsor, ha anche donato un grande quantitativo di prodotti Montana ai City Angels di Milano, l’associazione che si prende cura dei soggetti meno fortunati della città meneghina. Un gesto di grande attenzione che assume ancora più valore in un periodo complesso come quello attuale.

Nonostante la grande attenzione mediatica ottenuta dalla spedizione, e le importanti partnership nate con aziende del calibro di Aku e Grivel, Fabrizio Rovella ha sentito la necessità di rientrare in contatto con il suo ambiente naturale: il deserto.

La prima tappa di questo percorso di avvicinamento è la partecipazione in qualità di ospite alla rassegna “Inhabited Desert”, che si terrà a Todi dal 1 al 3 ottobre. L’evento è dedicato al lavoro che il fotografo di fama internazionale John Pepper ha svolto anche in Mauritania nel 2017 e che ha visto la collaborazione attiva nell’organizzazione di Fabrizio Rovella e di Sahara Mon Amour. Un evento che sa di sabbia e libertà, che ha debuttato a Parigi e ha già compiuto un ciclo espositivo in città come Teheran, Dubai e San Pietroburgo, e che nel 2021 approderà in diverse città d’Europa e Stati Uniti. Un grande evento culturale dedicato al deserto, nel quale non poteva mancare uno dei massimi protagonisti e referenti a livello mondiale.

Queste sono le premesse con cui l’Uomo del Sahara prepara il suo ritorno nel deserto. Un ritorno atteso che avverrà appena le condizioni dell’emergenza sanitaria globale per il Covid-19 lo permetteranno, e che vedranno Rovella accompagnato da nuovi partner e compagni di viaggio alla ricerca della condivisione della cultura e della natura.



Maggiori informazioni su fabriziorovella.com