In principio furono i pitbull... poi altri argomenti sono seguiti sull'altare delle campagne d'informazione su temi su cui le persone, periodicamente, sono chiamate a mostrare il loro stupore e il loro disappunto.
Le ultime riguardano quelle sulle molestie sessuali, che - partite da Harvey Weinstein - si sono diffuse a macchia d'olio e adesso riguardano chiunque anche in relazione a fatti risalenti a decine di anni addietro, e quelle sulle ingerenze della Russia nelle faccende politiche di altri Stati.
Finché lettori e ascoltatori non daranno evidenti segni di stanchezza la campagna sulle molestie sessuali e quella sulla Russia di Putin che avrebbe influenzato la vita pubblica di molti Paesi, a partire dagli Stati Uniti, continueranno anche nei prossimi giorni, se non nelle prossime settimane o, addirittura, nei prossimi mesi.
Riguardo le molestie sessuali, non passa giorno che un'attrice, più o meno (s)conosciuta, non denunci questo o quel regista o attore dall'averci provato e dall'averle messo le mani addosso provocandole chissà quale trauma o scompenso emotivo che le ha impedito di denunciare il fatto se non dopo decenni da quando questo sarebbe avvenuto.
Ma ancor più interessante è l'influenza che la Russia eserciterebbe sull'andamento della vita pubblica dei Paesi soprattutto, se non esclusivamente, occidentali.
Per il governo di turno ci sono delle turbolenze nella maggioranza oppure le elezioni non sono andate come ci si attendeva? Niente paura, il motivo è ormai noto a tutti. Sono stati i Russi.
Dopo l'elezione di Trump ed il Russiagate, con l'indagine dell'FBI sulla possibilità che i Russi abbiano influenzato il voto delle presidenziali Usa, ecco che lo stesso sarebbe avvenuto anche in altri Paesi europei, compresa la Spagna.
Infatti dopo le ultime "rivelazioni", si fa per dire, del vicepresidente Biden, anche la Spagna è un Paese in cui i Russi avrebbero applicato la loro strategia di "disinformazia".
Quindi, come il disastro elettorale di Matteo Renzi allo scorso referendum del dicembre 2016, anche la Crisi Catalana ha avuto come artefice la potentissima e cattivissima Russia di Putin!
Secondo il ministro della Difesa spagnolo, María Dolores de Cospedal, lo scorso 13 novembre il governo stava analizzando l'interferenza avuta da paesi stranieri per aggravare la crisi separatista in Catalogna tramite le informazioni pubblicate sui social network, per lo più false o manipolate. Cospedal ha dichiarato che la provenienza di tali informazioni era il territorio russo. Nessuno avrebbe avuto dubbi in proposito.
Alle prossime elezioni, qualunque sia il Paese in cui verranno celebrate, è chiaro che se il risultato non dovesse soddisfare, un partito o movimento che sia potrà appellarsi al fatto che i russi abbiano favorito il partito avverso. Idem anche se dovesse arridere la vittoria... che sarà sempre sotto le attese a causa dell'attività di disinformazione messa in campo dai Russi!
Per i politici di tutto il mondo, Putin e la Russia sono come la manna dal cielo: così a spiegare la mancanza dei consensi non sarà più la loro incapacità o il livello astronomico delle promesse non mantenute... la colpa sarà sempre e comunque di Putin!