Politica

La dolorosa scelta della sora Meloni: designare Fitto come commissario europeo in rappresentanza dell'Italia

"... E a proposito di Europa, ritengo opportuno condividere con tutti voi, dopo averlo fatto già da tempo con gli altri leader della maggioranza, una decisione estremamente importante. Ho ricevuto la lettera della Presidente della Commissione europea von der Leyen con la quale si chiede al Governo la designazione della proposta di candidato italiano al ruolo di commissario europeo. Si tratta di una scelta delicata e molto importante per noi e per l’Italia nei prossimi anni. La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati: il Ministro Raffaele Fitto. Oggi stesso comunicherò alla Presidente von der Leyen il nome e chiedo a tutti di rivolgere un applauso e un grande in bocca al lupo a Raffaele, che avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso tempo entusiasmante. È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il Governo, ma è una scelta necessaria. Dopodiché ovviamente continuiamo a lavorare sul ruolo che chiediamo venga affidato all’Italia. E, nonostante veda degli italiani che tifano contro un ruolo adeguato alla nostra Nazione, non ho motivo di credere che quel ruolo non verrà riconosciuto. Non per simpatia o antipatia verso il nostro governo, ma più banalmente perché siamo l’Italia, Nazione fondatrice, seconda manifattura e terza economia europea, terzo Stato membro per popolazione, con primati in tantissimi campi. E, oggi, possiamo contare anche su una ritrovata stabilità politica e una solidità economica che pochi altri hanno nel resto d’Europa. Anche grazie allo straordinario lavoro del Ministro Fitto, l’Italia ad oggi si conferma al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del PNRR. Siamo lo Stato membro dell’Unione europea che ha ricevuto, finora, l’importo economico più alto: 113,5 miliardi di euro, oltre il 58% delle risorse totali. Il 28 giugno abbiamo raggiunto i 37 obiettivi della sesta rata da 8,5 miliardi di euro.E in questi giorni siamo impegnati nella fase di verifica con la Commissione europea per il pagamento della rata entro il 31 dicembre. Il PNRR non consente soste e quindi siamo impegnati nelle attività necessarie per il raggiungimento dei 69 traguardi e obiettivi della settima rata da 18,2 miliardi di euro e con il monitoraggio dello stato di attuazione del Piano e della messa a terra degli investimenti programmati. La messa a terra del PNRR, ovviamente, è e rimarrà una priorità assoluta dell’intero Governo. ..."

Questa è la parte di comunicato - pubblicato da Palazzo Chigi - in cui sua eccellenza, la "sora" Meloni, ha annunciato nel CdM odierno la candidatura del ministro Fitto (Laqualunque) al ruolo di commissario (qualunque sia) della nuova Commissione Ue che von der Leyen si appresta a mettere insieme.

Tra parentesi, la nota pubblicata da Palazzo Chigi elenca i diktat della sora "premiere" ai sottoposti della sua maggioranza, per ricordar loro - tante volte lo avessero dimenticato - chi è chi comanda e che lei è e rimarrà "er mejo fico der bigonzo".

Il ministro Fitto (Laqualunque), che in questi mesi si è impegnato nel mettere in difficoltà i comuni che avevano iniziato realmente a spendere i soldi del PNRR mentre lui si è solo dedicato a compilare elenchi per organizzare la spesa in modo da ricevere i fondi da Bruxelles che hanno permesso a Meloni e ai suoi ministri di tirare a campare in questi mesi, non ha mancato di prostrarsi, come sua abitudine, alla datrice di benefici, che ha ringraziato così:

"Ringrazio la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Consiglio dei Ministri per la fiducia accordatami nell'indicarmi a ricoprire il ruolo di membro della Commissione europea. Attendo adesso con fiducia i prossimi passaggi previsti dai Trattati per il completamento del processo di nomina. Nei prossimi cinque anni, la Commissione guidata da Ursula Von der Leyen avrà un ruolo fondamentale per il rafforzamento dell'Unione europea, del benessere e della sicurezza dei suoi cittadini nonché per favorire la soluzione delle maggiori crisi internazionali. Sono pronto a dare il mio contributo per raggiungere questi obiettivi".

La sora Meloni, forse anche per l'età che avanza, si è però dimenticata - come espressamente richiesto da Ursula von der Leyen - di indicare anche una candidata femminile, oltre al maschietto Fitto (di cui nessuno ha finora messo in dubbio il genere), per ricoprire il ruolo di commissario Ue in quota Italia. 

Evidentemente, la sora Meloni, anzi "il presidente" Meloni, non ha molta fiducia nel genere femminile... non lo ritiene all'altezza, ovviamente escludendo se stessa.

Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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