L'Istat ha pubblicato i dati sull'occupazione a Gennaio 2019. Un dato sicuramente atteso, per verificare in che modo uno dei provvedimenti dell'attuale Governo, il decreto dignità tanto criticato dalle opposizioni, possa aver influenzato, in meglio o in peggio, il mercato del lavoro. Naturalmente, in attesa di quanto accadrà nei prossimi mesi quando entrerà in vigore il reddito di cittadinanza.


Il dato congiunturale relativo al numero di occupati nel primo mese dell'anno, è in lieve crescita rispetto a dicembre, con un +0,1%, pari a +21mila unità, mentre il tasso di occupazione rimane stabile al 58,7%.

In dettaglio, si registra un aumento consistente dei dipendenti permanenti (+56mila), mentre sono in calo i dipendenti a termine (-16mila) e gli indipendenti (-19mila). Riportata sul genere, la crescita riguarda esclusivamente la componente maschile (+27mila), mentre risultano in lieve calo le donne (-6mila).

Le persone in cerca di occupazione aumentano dello 0,6% (+15mila), una crescita che riguarda quasi esclusivamente gli uomini e le persone oltre i 35 anni.

A gennaio il tasso di disoccupazione è stabile rispetto a dicembre 2018, e si attesta al 10,5%.

A inizio anno, il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è in calo (-0,2%, pari a -22 mila unità), con una diminuzione che però coinvolge solo gli uomini (-33mila) e si concentra tra i 25-49enni (-48mila). Il tasso di inattività resta stabile al 34,3% per il terzo mese consecutivo.


Riportati sul trimestre, periodo novembre 2018 gennaio 2019, le stime sull'occupazione indicano un lieve calo rispetto ai tre mesi precedenti (-0,1%, pari a -19mila unità), con una flessione che riguarda gli uomini e le persone tra i 15 e i 49 anni. Anche in questo periodo diminuiscono i dipendenti a termine e gli indipendenti, mentre si registra un "segnale positivo" per i dipendenti permanenti.

Nel trimestre al lieve calo degli occupati si associa un aumento delle persone in cerca di occupazione (+1,3%, pari a +35 mila) mentre diminuiscono gli inattivi (-0,4%, -53 mila).


La stima tendenziale fa registrare un'occupazione che cresce del +0,7%, pari a +160mila unità, che vede premiare allo stesso modo sia uomini che donn, anche se soprattutto ultracinquantenni. Rispetto a gennaio 2018, però, crescono soprattutto i dipendenti a termine (+126mila), ma si registrano segnali positivi anche per i dipendenti permanenti (+29mila) e gli indipendenti (+6mila).

Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna al calo dei disoccupati (-5%, pari a -144mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1%, -129mila).


Visto l'andamento registrato dall'Istat, uno degli aspetti del decreto dignità, sembra finora aver avuto effetto promuovendo le assunzioni a tempo permanente (che non sono quelle a tempo indeterminato) rispetto a quelle a tempo determinato.