Secondo le fonti di intelligence occidentali, le città di Slovyansk e Kramatorsk, nell'oblast di Donetsk, sono i nuovi obiettivi di Putin nel Donbass, con lo stato maggiore ucraino che afferma di aver respinto un'offensiva russa prioprio nei pressi di Sloviansk, precisamente a Dovhenke e Dolyna. 

Più a nord i russi nella giornata di ieri, secondo Il governatore dell'Oblast di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, hanno bombardato  le comunità rurali di Znob-Novhorodske, Shalyhine, Bilopillia e Krasnopillia almeno 58 volte. 


Nel sud, però, gli ucraini sembrano invece aver vita facile. Nell'attacco di un paio di giorni fa a Nova Kakhovka, nell'oblast di Kherson, i russi avrebbero perso oltre 1.000 tonnellate di munizioni per i propri MLRS, 50 veicoli e personale militare . 

Il 12 luglio, secondo Serhii Bratchuk, portavoce dell'amministrazione dell'Oblast di Odesa, le forze armate ucraine avrebbero distrutto una base militare russa nell'oblast di Zaporizhzhia, nonché cinque depositi di munizioni situati a Donetsk, Nova Kakhovka e Charivne, nei territori occupati dall'esercito di Mosca.


Per supportare Kiev, L'Ue sta adesso valutando l'invio di una quinta tranche di 500 milioni di euro in aiuti militari, mentre il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, ha annunciato il trasferimento di un altro numero imprecisato di obici AHS Krab.


Intanto, è salito a 47 il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico Chasiv Yar, nell'oblast di Donetsk, avvenuto lo scorso 9 luglio.


Questi i nuovi numeri delle perdite russe dal 24 febbraio nel nuovo bollettino dello Stato maggiore della Difesa ucraina: 37.570 soldati, 1.649 carri armati, 3.832 veicoli corazzati da combattimento, 839 sistemi di artiglieria, 247 sistemi di lancio multiplo di razzi, 109 sistemi di difesa aerea, 188 elicotteri, 217 aeroplani, 678 droni e 15 imbarcazioni.


Sul fronte russo, mercoledì la televisione Rossiya-24 ha riportato le parole dell'ambasciatore russo a Teheran Levan Dzhagaryan che ha dichiarato che Putin il 19 luglio incontrerà il leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei, durante la sua visita in Iran, insieme al presidente Ebrahim Raisi e al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Un incontro organizzato come risposta al viaggio di Biden in Israele e Arabia Saudita di questa settimana, un messaggio per dimostrare a Stati Uniti e Israele che l'Iran ha il supporto di Mosca... con la Turchia a fare l'ago della bilancia, pronta a schierarsi con chi le sia più conveniente al momento.

Sempre la Russia, ha ricordato con Peskov che la questione relativa all'embargo di Kaliningrad è rimasta in sospeso, che il prezzo del gas ha toccato nuovi record sul mercato libero delle contrattazioni in Olanda, mentre Sergey Naryshkin, il capo dei servizi russi (quello deriso da Putin prima dell'inizio della guerra), ha rivelato che il supporto della Polonia a Kiev sia collegato a future rivendicazioni territoriali, una volta che, prima  o poi, dovessero iniziare dei veri colloqui di pace.