Dopo aver svuotato gli arsenali per armare i soldati ucraini, l’Europa ha bisogno di riarmarsi il più in fretta possibile. Parallelamente alcuni governi, quello di Parigi in testa, desiderano creare una sorta di nucleo continentale di produzione bellica e di organizzazione militare.

La finalità è di servire in futuro a quell’esercito europeo in progetto da decenni. Ma in un caso e nell’altro, senza gli Stati Uniti non si combina nulla. Questa è la realtà che emerge da una valutazione oggettiva delle attualità capacità industriali e dalle dinamiche burocratico-politiche dei Paesi europei. Ovviamente ciò sta benissimo a Washington, a cui il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg porta volentieri i numeri di questa dipendenza.

Nel suo recente incontro con Biden, il norvegese in scadenza di mandato ha dichiarato che negli ultimi due anni più dei due terzi degli acquisti militari europei sono stati commissionati ad aziende americane, per un valore complessivo di oltre 140 miliardi di dollari. E aggiunge che “la NATO è un bene per la sicurezza degli USA, per l’industria USA e per i posti di lavoro in USA”. Infine loda i 23 Stati membri che hanno alzato la spesa per la Difesa al 2% del PIL come previsto dal Patto Atlantico.

Così abbiamo non solo l’esplicita dichiarazione di assoggettamento economico agli USA, ma pure lo sforzo di aiutare l’amministrazione Biden a contrastare le politiche del suo grande avversario Donald Trump. Quest’ultimo infatti ha un atteggiamento quasi ostile nei confronti della NATO, che vede come un fardello finanziario al budget americano. Dunque Biden sta sfruttando gli ultimi mesi a disposizione per consolidare sempre di più la presenza e la forza americana nelle alleanze militari in giro per il mondo e nei punti più caldi, rendendo a Trump difficile l’eventualità di uscirne.

Il celebre giornale americano “Politico” ha raccolto la confidenza anonima di un alto funzionario americano, il quale ha rivelato che Washington sta invitando con un’insistenza i governi europei a spendere per comprare armamenti a stelle e strisce. Il messaggio è che non solo non devono cambiare fornitore o mettersi in proprio, ma devono comprare dagli USA sempre di più.