Un convegno a Roma sull’agricoltura come continua sfida per combattere la fame nel mondo
Si è tenuto a Roma, il 17 dicembre 2022, presso la Sala Capitolare della Repubblica Italiana all’interno del Convento Domenicano di Santa Maria sopra Minerva il Convegno dal titolo: «Dai raccoglitori-cacciatori all’agricoltura di precisione: l’agricoltura è una continua sfida per combattere la fame nel mondo».
Il simposio è stato organizzato dall’Accademia Angelico Costantiniana di lettere, arti e scienze in collaborazione con il Dipartimento di Scienze di Base ed Applicate per l’Ingegneria dell’Università “La Sapienza” di Roma e con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Attraverso gli interventi degli esimi relatori, sono stati approfonditi aspetti storici, culturali, tecnologici, etici e politici che sottendono al nuovo paradigma dell’agricoltura 4.0, la quale utilizza sempre più interventi mirati ed efficienti in campo agricolo, a partire dalla conoscenza di metadati sulle caratteristiche fisiche biochimiche del suolo, oltre all’insieme di strumenti e strategie che consentono alla filiera agroalimentare di impiegare, in maniera sinergica e interconnessa, tecnologie avanzate per rendere più efficiente e sostenibile la produzione.
Il convegno ha dato la parola ad alcuni dei maggiori esperti nel campo scientifico e universitario italiano ed è stato aperto dai saluti di Fr. Riccardo Lufrani, professore di Teologia Morale della LUMSA e dell’Avv. Alessio Ferrari Angelo-Comneno, Presidente dell’Accademia. Si sono avvicendati gli interessantissimi interventi del Prof. Luigi Frusciante, del Prof. Albino Maggio e della Professoressa Stefania De Pascale dell’Università di Napoli Federico II e dei Professori Daniele Nardi e Massimo Reverberi dell’Università “La Sapienza “ di Roma.
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L’evento ha offerto una serie utilissima di informazioni partendo dalla più antica agricoltura, inventata nella mezzaluna fertile, e giungendo a parlare degli incroci interspecifici che hanno risolto in gran parte la fame nel mondo con l’incremento della produzione, per concludere, last but not least, con i vantaggi del “Vertical farming”, dell’agricoltura verticale.