Sono una "giornalista" in erba che si occupa principalmente di cronaca, spettacolo, moda. Questa folle giornata nasce casualmente conoscendo nel mese di gennaio 2025 (ad un evento tramite amici comuni) un fotografo che mi incuriosisce con i suoi racconti legati all'urbex (ho scoperto un mondo nuovo). Nei giorni successivi l'argomento diventa di mio interesse e tramite TG mi manda delle foto, curiosità, aneddoti, ecc. Scopro che è un "genere" che annovera moltissimi appassionati con delle regole ben precise: il rispetto dei luoghi, il vero URBEX non tocca nulla, non porta via nulla e soprattutto non svela il luogo per evitare che ci arrivino poi i soliti e "cretini" vandali. Piange il cuore a vedere degli edifici di una bellezza indescrivibile lasciati al degrado e alla lenta distruzione.
Ma torniamo alla giornata folle: sempre tramite TG mi scrive per invitarmi a partecipare in "incognito" (verrò spacciata per una sorta di sua assistente) ad un servizio fotografico di NURBEX (anche qui scopro una cosa nuova....il termine significa NUDE in URBEX) che è in programma per l' 8 febbraio. La location URBEX posso solo dire che si trova alta Lombardia confine con Svizzera. Accetto ovviamente molto volentieri (che occasione....il mio primo urbex!!!!). Ci risentiamo il giorno prima per confermare il tutto, indicarmi indirizzo di ritrovo e mi raccomanda di coprirmi davvero tanto perchè quegli edifici in inverno sono delle "celle frigorifere" prive di ogni riparo. In effetti sono giornate molto fredde qui in Lombardia ma dentro di me penso: come farà la modella a stare nuda?
8 Febbraio 2025 sveglia presto perchè il ritrovo è alle ore 9.00 vicino alla location dove si scatteranno foto. Salendo verso il luogo dell'appuntamento nevischia leggermente e il termometro della macchina indica -3. Arrivo al punto di incontro e trovo il fotografo con 2 suoi assistenti. Ovviamente l'argomento principale in attesa che arrivi la modella è il gelo dovendo realizzare uno shooting di nudo (anche se sinceramente non li vedo molto preoccupati dalla cosa). Pochi minuti dopo ecco arrivare la modella insieme ad un suo accompagnatore che guida la loro auto. Lui scende...presentazioni....mentre la modella abbassa solamente un po' il finestrino e con voce e sguardo molto ma molto preoccupato ci dice: "SCUSATEMI MA CERCO DI STARE AL CALDO PIU' POSSIBILE....AVEVO CAPITO PERO' CHE DOVEVA ESSERCI SOLAMENTE IL FOTOGRAFO".
Sto zitta non sapendo bene cosa dire e fotografo risponde prontamente dicendo di aver portato persone fidate per assistenza, sicurezza, ecc ecc ecc. A quel punto appena recuperate dai bagagliai tutte le attrezzature (faretti, cavalletti, ecc ecc) anche la "povera" modella scende dalla macchina e subito esclama: "QUI PRENDO TANTO DI QUEL FREDDO CHE MI SENTO GIA' MALE".
E' visibilmente preoccupata (come darle torto). Si gela letteralmente. Per raggiungere la location dobbiamo camminare pochi minuti lungo un sentiero di campagna e ne approfitto per fare conoscenza. Non è una ragazzina (è una bella donna 40 enne) e posa saltuariamente (non è suo lavoro principale). E' molto tesa però e capisco che non ha una gran voglia di chiaccherare. Mi dice solamente che è troppo freddo oggi per posare e che ci sono troppe persone presenti rispetto a quanto aveva capito. Entriamo finalmente in questa enorme costruzione decisamente diroccata ma estremamente affascinante. Cercano al piano terra un locale che sia un po' meno esposto al vento come "base" di appoggio. Fotografo e suoi 2 assistenti cominciano a preparare macchine, faretti, quei cosi tondi argentati per l'illuminazione, ecc...ecc.
Ma l'attenzione viene subito attirata dalla modella che con evidenti smorfie si sta togliendo i guanti e il montone. Via i jeans, via la felpa, via la maglietta. E' in slip e reggiseno (mi sento male io per lei) e chiede subito al suo accompagnatore di darle la coperta. Qualche secondo rannicchiata nella coperta e poi via reggiseno e slip. E' completamente nuda! Che coraggio per il gelo e che coraggio comunque difronte a 4 uomini. Si inizia il servizio fotografico.....partendo dal primo locale scelto. Dopo circa 30 minuti di scatti modella chiede la prima pausa, avvolta nella coperta ed esclama: "STO GIA' TREMANDO....SONO CONGELATA".
Ci spostiamo in un altro locale, via la coperta e scattano. In questo locale siamo molto esposti al vento che entra da tutte le finestre senza vetri ovviamente. Sta tremando davvero fortissimo...impressionante. Siamo qui già da 1 ora. Io sono congelata e sono stracoperta. Modella è una pelle d'oca unica, pallida, trema oramai di continuo. Secondo me andrebbe terminato il servizio fotografico....ma sono solamente un'ospite in incognito e non posso intromettermi. Stavolta la pausa con la coperta dura di più....è stremata dal freddo. Saliamo un piano sopra e qui scattano su un balcone. Mentre proseguono a scattare mi avvicino all'accompagnatore della modella che tiene la coperta pronto a coprirla appena si fa pausa. Scuote la testa, mi dice che qui è una follia farla posare nuda, è l'unico davvero preoccupato oltre alla sottoscritta.
Sono le 11,30 e da 2 ore stanno facendo foto. Modella (eroica) scuotendo la testa dice: "IO NON C'E' LA FACCIO PIU'...NON RIESCO PIU' A CONTROLLARE BRIVIDI". Decidono di fare una pausa un po' più lunga e di indossare guanti e scarpe pesanti. E' pallida come un lenzuolo....come si usa dire.
Questa volta la pausa dura quasi mezz'ora (non ha mai smesso di tremare). Si rimette scarpe con tacco, via la coperta ed è di nuovo completamente nuda. Qui stanno scattando su una grande scala e la cosa che mi impressiona ancor di più sono i suoi capelli mossi decisamente dalle forti folate di vento. Comincio a temere e sperare che vada tutto bene (non vorrei finissimo la giornata al PS per la povera modella).
Siamo qui da 3 ore e vi assicuro che viso e corpo della modella non sono più quelli di inizio shooting. E' veramente provata. Eroica e professionale o forse incosciente? Altra pausa e riesce anche ad essere "simpatica" dicendo: "SE C'E' UNA FARMACIA QUI VICINO MI FERMO DIRETTAMENTE A PRENDERE GLI ANTIBIOTICI".
Poi il tono cambia quando gli chiedono di ricominciare per ultimo slot di scatti: "NON MI SENTO MOLTO BENE, MI GIRA LA TESTA, NAUSEA E MI FA MALE SCHIENA E STOMACO". Sta male...è ovvio...è evidente....è inevitabile aggiungo. Fotografo sta esagerando, non condivido ma non posso intromettermi. Si rispoglia e scattano ma la situazione non mi piace: lei più di una volta si appoggia alle pareti, al parapetto come se perdesse equilibrio...esclama anche: "CADO..."NO...NO....BASTA".
Finalmente (per Lei) dopo circa 4 ore può rivestirsi. Intervengo per aiutarla in queste operazioni perchè davvero è in evidente difficoltà. Mentre suo accompagnatore gli passa slip, reggiseno, pantaloni, ecc la sorreggo per un braccio...per la schiena per aiutarla nella vestizione. E' come toccare una lastra di ghiaccio. Appena rivestita ovviamente torniamo più rapidamente possibile alle nostre auto. Lei sta male non spiccica una parola. Fotografo e assistenti la riempono giustamente di complimenti per la professionalità e per la riuscita del servizio fotografico. Accenna un sorriso, saluta tutti di corsa e sale in macchina.
FOLLIA.....questa giornata FOLLE che difficilmente potrà ricapitare termina qui. Ah una cosa è certa....mai farò la modella!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
P.S. Nei giorni successivi ho chiesto sempre tramite TG al fotografo se avesse aggiornamenti dalla modella. Purtroppo (ma inevitabile aggiungo) era stata male già la sera del servizio, a letto con febbre molto alta, dolori e varie.