Roma  -  "Sono rimasta realmente senza parole, quando ho ricevuto la telefonata, assolutamente inaspettata, dalla segreteria del Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, con la quale mi veniva comunicata la decisione di assegnarmi il premio Rosa camuna 2024, un premio istituito per riconoscere pubblicamente l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si siano particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia. In particolare, la motivazione dell'aver pensato a me risiede nell'impegno a favore della libertà di scelta educativa, del pluralismo e dei giovani".

Lo dice all'Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri, cavaliere al merito della Repubblica italiana ed esperta di politiche scolastiche.

"Ringrazio, dunque, il presidente Fontana, con tutta la Giunta e il Consiglio regionale per questo gesto di attenzione alla mia persona, e per la motivazione, ossia il riconoscimento del valore della libertà di scelta educativa.

Il pluralismo educativo - sottolinea - è un valore fondamentale per ogni democrazia, ne costituisce il presupposto stesso: attorno a questo tema, negli anni, si è costruito un appoggio politico trasversale: è chiaro che tutti i temi che hanno a che fare con i giovani, la loro formazione, la costruzione del loro futuro di cittadini onesti e responsabili debbono essere affrontati in un clima improntato alla responsabilità politica e istituzionale, accantonando le logiche partitiche e divisive". 

"La Regione Lombardia, da sempre, è sensibile al grande tema del pluralismo educativo, tramite l'introduzione di una misura di primaria importanza a sostegno della libertà educativa dei genitori, tramite l'introduzione della Dote scuola - ricorda -, non a caso i risultati di apprendimento dei giovani lombardi sono in linea con quelli dei giovani europei e di gran lunga superiori a quelli dei loro compagni che abitano le regioni del nostro sud.

Auspico dunque che la Rosa camuna sia occasione per riflettere sulla libertà di scelta educativa e sull'urgenza di trovare una soluzione concreta per porre fine ad una situazione iniqua che vede i genitori italiani privati di un diritto loro proprio e precipuo. Procediamo, dunque, con la nostra buona battaglia a favore della democrazia di oggi e di domani: l'educazione libera ne è il presupposto più bello", conclude suor Monia Alfieri.