Il prorettore dell'università La Sapienza, Bruno Botta, in una intervista al Gr Rai ha lanciato l'allarme per 81 studentesse afgane, tra i 19 ed i 22 anni, che non sono riuscite ad imbarcarsi sull'areo che le avrebbe dovute portate in Italia, dove avrebbero dovuto iniziare i corsi presso l'università romana. Con loro ci sarebbero anche 3 o 4 bambini.
"Erano sulla lista del ministero della Difesa - ha detto Botta - per essere trasferite in Italia, ma a causa dell'attentato di tre giorni fa non sono riuscite a entrare in aeroporto. Sono dovute tornare indietro. Ora attendiamo che qualcosa avvenga.Sono molto preoccupato per le ragazze e i ragazzi, ma in particolare erano quasi tutte ragazze che vengono da Herat e hanno affrontato un lungo viaggio e se fossero costrette a tornare indietro diventerebbe molto problematico per loro e la loro sicurezza. Il ministero della Difesa ci ha contatto e noi abbiamo inviato la lista delle studentesse da provare a portare a Roma, mentre dall'Unità di crisi ci è arrivato un bellissimo messaggio, in cui sostanzialmente dicono che non abbandoneranno assolutamente i ragazzi e le ragazze della Sapienza. Hanno paura, hanno il terrore che non possano venire in Italia - spiega Botta - che il loro sogno si infranga, sono affrante, ma nonostante tutte le difficoltà noi siamo fiduciosi".