Al parco Castelli per incitare al buon esempio
I volontari de "La Via della Felicità" domenica 25 giugno alle 10.30, si recheranno al Parco Benedetto Castelli. Armate di pinze, appositamente fornite della A2A, e di sacchi per l'immondizia faranno il giro del Parco a caccia di oggetti o rifiuti abbandonati.
L'iniziativa vuole essere un servizio ai fruitori del parco che nel pomeriggio vi passeggeranno. Si tratta dare un buon esempio che è uno dei precetti de "La Via della Felicità".
Il libretto verrà anche distribuito ai passanti che ne vorranno ricevere una copia. La campagna promuove i valori più tradizionali che spesso vengono dimenticati o declassati come superati.
Si tratta invece di valori condivisi da tutti i popoli, le razze e le fedi. La felicità nella vita non la si raggiunge con la mera agiatezza economica. Ognuno di noi può ricordare esempi a conferma di questo.
La felicità è data piuttosto dal rispetto di quei valori che ci permettono di vivere con la stima, l'affetto e l'ammirazione dei nostri cari e delle persone che ci conoscono.
Le origini del testo.
La Via della Felicità è una guida per vivere una vita migliore, basata esclusivamente sul buon senso. E’ composta da ventuno precetti validi per chiunque, indipendentemente da razza, colore o credo. La guida fu scritta da L. Ron Hubbard fondatore della religione di Scientology e la sua prima pubblicazione risale al 1981.
L’intendimento della campagna è quello di arrestare il declino morale nella società e ripristinare integrità e fiducia nell’uomo proprio attraverso una costante diffusione dei precetti e la costante sensibilizzazione dei singoli individui al valore di una vita rispettosa dei valori fondamentali della vita.
E naturalmente, anche dare il buon esempio è importante.
Il precetto numero 12 “Proteggi e migliora il tuo ambiente” afferma: “Ci sono molte cose che le persone possono fare per aiutare a prendersi cura del pianeta. Si inizia con l’impegno personale. Si prosegue suggerendo agli altri di fare altrettanto. L’Uomo ha raggiunto la capacità potenziale di distruggere il pianeta. Ora deve essere portato al punto di essere in grado di salvarlo e di agire per farlo. Dopotutto è il posto in cui viviamo”.