Domani saranno 5 anni. Senza la sua splendida voce. Quella di Amy Winehouse.

Quella voce particolarissima, che ha connotato e connoterà per lungo tempo ancora il Soul Bianco, e l'intensità dei brani, di cui era anche autrice, sono ancora dentro di noi. 

Ribelle lo è sempre stata (famiglia ebraica, scuole rigide a cui non si è mai adattata), come ogni artista che si rispetti, ha cercato nuove dimensioni e nuovi paradigmi.

Ma la sua innata fragilità insieme al bisogno di altro ha connotato anche le sue scelte di vita: uso e abuso di droghe, alcool e disordini alimentari, amori tormentati...una parabola discendente mentre l'astro della sua arte svettava su tutti.

Morire a 27 anni, con la vita ancora tra le mani ed un futuro che aveva tutte le premesse per confermarsi grandioso.

"Verrà la morte e avrà i tuoi occhi - questa morte che ci accompagna - dal mattino alla sera, insonne, - sorda, come un vecchio rimorso - o un vizio assurdo....."(Cesare Pavese)

Ciao Amy.