Come è risaputo, nonostante le evidenze, ci sono degli scienziati o pseudo tali - che alcuni definiscono semplicemente cretini o corrotti - per i quali il cambiamento del clima ed il conseguente surriscaldamento della Terra sarebbe solo una pura e semplice fesseria.

Il problema, però, è che le conseguenze sull'ambiente di tale fesseria esistono, dallo scioglimento dei ghiacci all'innalzamento del livello del mare.

E tra le altre conseguenze del cambiamento climatico vi è anche la presenza di parassiti in aree dove prima tali parassiti non si erano mai  visti o quasi. Con quale risultato? Quello di causare malattie che finiscono per essere devastanti per le piante, con conseguenze nefaste per coltivazioni e boschi.

In un recente rapporto pubblicato dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN, International Union for the Conservation of Nature), si fa presente che oltre la metà degli alberi endemici europei - per l'esattezza oltre il 58% - è minacciata di estinzione.

Le cause? Il disboscamento incontrollato, lo sviluppo urbano, nuove piante introdotte dall'uomo senza alcun controllo e, soprattutto, la presenza di nuove specie di insetti causano la scomparsa di molte specie di alberi caratteristici dell'Europa, tra cui l'ippocastano.

In una "Lista Rossa" pubblicata dalla IUCN delle specie arboree originarie del continente (quelle che non esistono in nessun'altra parte della Terra) il 58% è minacciato di estinzione e il 15% (66 specie) è stato valutato in pericolo di estinzione o a un passo dall'estinzione.

Secondo Craig Hilton-Taylor, a capo dell'unità che ha provveduto a compilare la "Lista Rossa", «è allarmante che oltre la metà delle specie di alberi endemici d'Europa sia ora minacciata di estinzione.

Gli alberi sono essenziali per la vita sulla Terra e gli alberi europei in tutta la loro diversità sono una fonte di cibo e riparo per innumerevoli specie animali, come uccelli e scoiattoli, e svolgono un ruolo economico chiave.

Dall'UE, alle assemblee regionali e alla comunità per la conservazione delle specie, dobbiamo tutti lavorare insieme per assicurarci la loro sopravvivenza".

La minaccia di estinzione, sempre nel rapporto di IUCN, riguarda anche molluschi terrestri, come chiocciole e lumache, oltre che piante come le briofite, che finiscono per essere elementi determinanti in un ecosistema naturale, perché fonte di cibo e sostentamento per uccelli, mammiferi e invertebrati.

Ma nonostante ciò, in relazione a clima e ambiente, c'è qualcuno che continua a non dirsi preoccupato.