Nell’assemblea tenutasi a fine aprile, TIM ha confermato Pietro Labriola come Amministratore Delegato, affiancato da Alberta Figari nel ruolo di Presidente. L’AD ha espresso fiducia nel percorso di crescita e sviluppo intrapreso, sottolineando l’impegno per garantire uno sviluppo sostenibile del Gruppo nei prossimi tre anni.


Pietro Labriola confermato alla guida di TIM

La lista del Consiglio di Amministrazione riflette una continuità nell’attuazione del piano strategico. “L’Assemblea degli Azionisti di oggi segna un importante continuità nel piano che stiamo portando avanti per proseguire sul percorso di crescita e sviluppo intrapreso con 22 mesi di performance in miglioramento e di rispetto dei target finanziari – ha sottolineato Pietro Labriola – Si tratta di una nuova tappa di un cammino che continuerà con l’obiettivo di cogliere tutte le occasioni che nasceranno dall’evoluzione del mercato”. L’Amministratore Delegato ha quindi sottolineato l’importanza di una struttura finanziaria solida e di opzioni strategiche focalizzate, mirando a un ritorno alla generazione di valore sul mercato italiano. L’efficienza nei costi e il rafforzamento delle aree di business sono priorità chiave per il prossimo triennio, con l’obiettivo di remunerare gli azionisti nel medio termine.


Pietro Labriola: continuità e impegno per un futuro promettente

Per la nomina del Consiglio di Amministrazione, la lista di maggioranza è quella proposta dal consiglio uscente. Oltre all’AD Pietro Labriola e alla Presidente, gli altri componenti eletti sono: Giovanni Gorno Tempini, Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi e Domitilla Benigni. “Come già negli ultimi due anni, dopo la giornata di oggi lavoreremo con ancora maggior determinazione, a vantaggio di tutti i soci che con grande senso di responsabilità direttamente o indirettamente hanno permesso di garantire la continuità”, ha aggiunto Pietro Labriola. Secondo l’Amministratore Delegato, è fondamentale una collaborazione concreta tra istituzioni, soci, dipendenti, sindacati e management che, “nel rispetto dei ruoli e delle prerogative reciproche”, possano “assicurare il miglior futuro possibile ad una società strategica come la nostra”.