Sabato, il senatore semplice, come lui stesso si è definito, Matteo Renzi ha invitato i lettori del suo profilo social a leggere e commentare l'intervista da lui rilasciata al Quotidiano Nazionale.

Intervista che, nelle intenzioni di Renzi, doveva anche far da traino al suo intervento all'Assemblea Nazionale del Partito Democratico in cui, nonostante le precedenti dichiarazioni, ha lasciato intendere che tenterà di farsi eleggere nuovamente segretario anche alle prossime primarie.



E in funzione di ciò, ieri Renzi ha aperto i lavori dell'Assemblea, come se fosse lui il segretario in carica e non quello dimissionario, spiegando i motivi della sua sconfitta elettorale a causa di una errata strategia comunicativa, di un mancato rinnovamento dei dirigenti del partito al Sud e, ovviamente, delle fake news. La possibilità che i governi guidati da lui e appoggiati poi dal suo partito, di cui lui era segretario, abbiano fatto scelte sbagliate e riforme insensate, Renzi non l'ha presa neppure in considerazione.

Eppure, per capire la sconfitta del Pd sarebbe sufficiente leggere alcuni dati a disposizione di tutti. L'Istat ha fatto sapere che il numero di poveri in Italia è in costante aumento e l'ultimo dato è relativo al 2017. La Fondazione Di Vittorio ha incrociato i dati di vari istituti di rilevamento dicendo che il numero di occupati è sì aumentato, ma è anche altrettanto diminuito il numero di ore lavorate. Se a questo aggiungiamo che, come ci dice l'Istat, che i nuovi contratti di lavoro sono per oltre l'80% a tempo determinato è evidente che l'aumento del numero di posti di lavoro di cui Renzi si vanta è costituito soprattutto da lavoretti poco e mal retribuiti.

C'è altro? E che dire della sanità. Il Censis fa sapere che la spesa sanitaria per le famiglie è aumentata vertiginosamente nel corso degli ultimi anni. Se una famiglia, soprattutto con reddito medio basso, vuole curarsi in tempi "accettabili" deve ricorrere alla sanità privata con una spesa media annuale che corrisponde a quella di una 13.esima. E per Renzi qual è il problema della sanità? I vaccini e le fake news sui vaccini!

Ma anche le imprese, che per Renzi sembrano essere il target elettorale cui lui si rivolge, non possono esser felici per quello che lui ha promesso e non mantenuto. Infatti, come ha ricordato la Cgia di Mestre, quelle che lavorano con la pubblica amministrazione, nonostante le promesse del 2014, devono ancora attendere circa tre mesi e mezzo (in media) per essere pagate e, al momento, lo Stato è in ritardo sui pagamenti per oltre 30 miliardi di euro.

E questi sopra elencati sono solo alcuni dei moltissimi esempi che si possono fare per spiegare il fallimento politico di Renzi. Ma non è tutto. Il senatore semplice, oltre a volersi tenere il PD, ha deciso anche che è arrivato il momento di metter fieno in cascina.

Come ogni senatore italiano, Matteo Renzi, ogni mese, riceve uno stipendio (compresi diaria e rimborsi vari) di 14.634,89 euro netti. Ma, come lui stesso ha ricordato più volte, il fatto di essere solo senatore semplice non gli vieta di occuparsi d'altro e, in base a ciò, di ricevere per questo dei lauti compensi.

Per tale motivo si è comprato a Firenze una proprietà immobiliare da 1,3 milioni di euro. «Stiamo progettando di vendere la casa di Pontassieve - dice Renzi - e comprare a Firenze, mettendoci la differenza con un mutuo. Uno scandalo? Sono parlamentare, faccio conferenze all’estero, posso fare un mutuo? Ho bisogno dell’autorizzazione dei social?»

Quindi, adesso sappiamo che Renzi va in giro per il mondo a tenere conferenze, sicuramente strapagate, in modo da permettergli di metter fieno in cascina.

Ma questo è tutto? No. C’è anche la tv ed un accordo con Mediaset. «Il programma su Firenze - è sempre Renzi che lo afferma - sarà diffuso in varie tv del mondo. La protagonista è Firenze, la sua sconfinata bellezza. Sono debitore: qui mi hanno votato sempre, anche anche quando gli italiani mi voltavano le spalle. Puoi girare il mondo quanto vuoi, vedere tutti i leader, ma niente mi da emozione come Firenze. E’ bello avere un luogo che puoi chiamare casa, questa è Firenze per me».

Renzi, lo scorso 4 marzo, è stato eletto al Senato nel collegio uninominale di Firenze con 85.782 preferenze (pari al 44,30% dei votanti). Secondo lui, per questo motivo, Renzi dovrebbe ripagare i fiorentini della fiducia ricevuta, non con la sua presenza al Senato, ma andando in tv pagato profumatamente da un canale di proprietà di un suo avversario politico... e questo perché così facendo lui salderebbe il debito con i fiorentini che lo hanno eletto in Parlamento!

Renzi fa la bella vita alle spalle dei fiorentini... ma solo perché così pagherebbe il debito che ha con loro per averlo votato e fatto eleggere in Parlamento. Una tesi, quella di Renzi, molto curiosa. Ma è sicuro che i fiorentini l'abbiano votato per questo e non per lavorare in Senato?

«Prove finte costruite da ambienti deviati dello Stato, poi crocifisso perché si deve pagare un centesimo per il sacchetto di plastica, fake news sui social, il finto fratello portaborse, l’aereo privato, le vacanze in Lamborghini. Un giorno qualcuno si renderà conto di quanta violenza è stata scagliata contro di me e la mia famiglia», dice Renzi per motivare l'avversione di molti italiani nei suoi confronti.

Quanto però riportato nell'articolo non sono notizie false, ma solo ciò che lui ha detto! Giudicate voi.