Nella notte di sabato a Kiev si sono registrate esplosioni e combattimenti per strada, mentre le persone hanno cercato rifugio nei sotterranei. Il sindaco Vitali Klitchsko ha reso noto che un missile ha colpito un grattacielo nella periferia sud-occidentale della città, pubblicandone un'immagine che mostra alcuni piani devastati e anneriti su un lato di un edificio. Non sono state riportate notizie di eventuali vittime.

Il presidente Zelensky, che ha detto no alla proposta degli Usa per evacuarlo, continua a mostrarsi in tenuta da militare mentre cammina per le vie della capitale dichiarando che lui rimarrà dove si combatte.

Se è chiaro che i russi si stanno spingendo verso Kiev, non è affatto chiaro fin dove siano arrivati e come la battaglia stia evolvendo. Al momento, vi sarebbero solo delle piccole unità dell'esercito russo a tenere impegnati gli ucraini, probabilmente per testare le loro linee di difesa per aprire la strada al grosso dell'esercito.

Secondo fonti militari occidentali, finora tutti gli obiettivi che la Russia mirava a conquistare già nel primo giorno dell'invasione rimangono in mano all'esercito ucraino, mentre i combattimenti in corso a Kiev sono da attribuirsi ad unità delle forze speciali e a paracadutisti, mentre le colonne corazzate russe sono ancora a nord.

Al momento, la Russia, tramite il proprio ministero della Difesa, ha dichiarato di aver preso la città di Melitopol, il primo centro abitato di una certa dimensione (circa 150mila abitanti) da quando è iniziata l'invasione. Melitopol è situata a sud, nell'oblast di Zaporizhia, tra la Crimea e la città portuale di Mariupol.

Armi ed equipaggiamenti militari per l'Ucraina sono in viaggio dalla Francia e dalla Polonia, con Biden che ha rassicurato Zelensky che anche gli Usa faranno la loro parte nell'invio di armi.

Secondo quanto dichiarato in un post sul proprio account Facebook dal ministro della Salute ucraino, Viktor Lyashko, sarebbero 198 le persone rimaste uccise a seguito dell'attacco russo, e tra queste vi sono anche 3 bambini. 1115 è il numero dei feriti, tra cui 33 i minori.

La guerra si combatte anche nel mondo digitale con Anonymous che ha dichiarato di aver oscurato numerosi siti web delle istituzioni russe. Effettivamente il sito del Cremlino e quelli che fanno riferimento al dominio gov.ru sono al momento irraggiungibili.


Aggiornamento alle ore 18.

I russi premono su Kiev da nord-ovest ed il sindaco ha proclamato il coprifuoco a partire dalle  17 alle 8 fino a lunedì mattina, aggiungendo che "tutti i civili che saranno trovati in strada durante quel periodo saranno considerati membri di gruppi di sabotaggio russi.

La Russia, che secondo il Pentagono nelle ultime 24 ore ha inviato nuove truppe in Ucraina facendo ricorso pure ai riservisti, ha ordinato di allargare l'offensiva a tutto campo. Lo ha riferito il ministero della Difesa, aggiungendo che l'offensiva riprenderà dopo che l'Ucraina si è rifiutata di negoziare

L' Ucraina afferma di mantenere il controllo di tutte le principali città del paese e che le sue forze hanno respinto gli attacchi russi infliggendo perdite significative alle forze d'invasione. 

Questi sono i numeri delle perdite russe che, secondo fonti non verificate, sarebbero stati diffusi dall'esercito ucraino: 14 aerei, 8 elicotteri, 102 carri armati, 536 mezzi corazzati, 15 pezzi di artiglieria, un sistema Buk, 3.500 i soldati uccisi, 200 quelli presi prigionieri.

Il capo della Repubblica Cecena, il macellaio Ramzan Kadyrov, una delle tante marionette di Putin, in un video ha affermato di aver schierato i suoi combattenti in Ucraina per unirsi alle truppe russe, aggiungendo di aver catturato con successo una struttura militare ucraina senza subire vittime.

Sul fronte delle sanzioni, la Francia ha sequestrato una nave mercantile russa nel Canale della Manica e altrettanto la Turchia lo ha fatto nel Bosforo. L'Estonia ha chiuso lo spazio aereo alle compagnie aeree russe, con gli altri stati baltici, Lituania e Lettonia, pronti a seguirne l'esempio.

La Polonia ha dichiarato di volersi rifiutare di incontrare la Russia nello spareggio per la partecipazione alla Coppa del Mondo 2022 che dovrebbe disputarsi il 24 marzo.

Mentre le manifestazioni di protesta si svolgono ovunque, l'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha dichiarato che il suo Paese non ha bisogno di legami diplomatici con l'Occidente e che è ora di "chiudere le ambasciate".