Lyubov Sobol, fedelissima del dissidente Alexei Navalny (che sta scontando un mese di carcere) e da 21 giorni in sciopero della fame, lo aveva annunciato via social alcune ore prima che oggi a Mosca vi sarebbe stata, come lo scorso fine settimana, una nuova manifestazione per protestare contro l'esclusione dei candidati dell'opposizione dal poter partecipare alle prossime elezioni comunali di Mosca previste per l'8 settembre.

La Sobol, avvocato e video blogger che è anche una delle candidate escluse da quella elezione, stava per salire su un taxi per andare alla manifestazione, quando la polizia l'ha presa e portata su un furgone nero in una stazione a sud di Mosca, dopo aver viaggiato per oltre tre ore.

Questo è l'ultimo tweet di Lyubov Sobol, prima che le togliessero il telefono ed altri oggetti personali.


Questo è il luogo dove è tenuta "prigioniera":


Nel frattempo, coloro che si erano dati appuntamento per la manifestazione hanno subito la stessa sorte. Secondo le autorità russe sarebbero state 30 persone su 350 partecipanti. Secondo il gruppo di monitoraggio OVD-Info, invece, il numero di arresti sarebbe stato ben superiore, perlomeno 381 persone, con sei segnalazioni di violenze da parte della polizia.

Lo scorso fine settimana, in seguito alle proteste promosse per la stessa motivazione descritta in precedenza, erano state arrestate oltre mille persone. Tra queste Konstantin Yankauskas, anch'egli candidato alle elezioni dell'8 settembre che, non appena quest'oggi ha varcato il cancello del carcere dove era stato detenuto, è stato nuovamente arrestato!

Fa impressione leggere tale resoconto, soprattutto in considerazione del fatto che la Lega di Matteo Salvini, Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e Forza Italia di Silvio Berlusconi indicano Vladimir Putin ed il suo partito Russia Unita (Единая Россия, Edinaja Rossija) come modelli politici da seguire.

Russia Unita e Vladimir Putin, per i meno informati, sono i mandanti degli arresti sopra descritti.