Proteggere centinaia di migliaia di bimbi dalla malaria grazie a un vaccino non è più un'ipotesi lontana, ma una realtà.
L'avvio di una vaccinazione su larga scala è avvenuto ad aprile in Malawi nell'ambito di un progetto pilota che partito, nelle scorse settimane, anche in altri due paesi africani, Ghana e Kenya.
L'obiettivo è raggiungere 360mila bambini ogni anno. Ad annunciare quello che per gli esperti segna un vero e proprio momento storico è stata l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Trasmessa dalla puntura di una zanzara infetta, la malaria colpisce circa 219 milioni di persone ogni anno, soprattutto in Africa, e ne uccide 435.000, tra cui ben 250.000 bimbi sotto i 5 anni, ovvero uno ogni due minuti.
Il programma riguarderà aree con trasmissione della malaria moderata-alta, in cui il vaccino può avere il maggiore impatto. Qui sarà somministrato ai bimbi in 4 dosi: 3 dosi tra 5 e 9 mesi di età e la quarta a 2 anni.
Tuttavia, ricorda l'Oms in vista del World Day, l'immunizzazione andrà ad aggiungersi, e non potrà sostituirsi, alle armi oggi in uso e che hanno permesso di fare ampi progressi: ovvero zanzariere imbevute di insetticidi, spray repellenti, disinfestazioni, diagnosi tempestiva e trattamento con antimalarici.