Nell'ultimo anno, le forze russe hanno condotto 802 attacchi contro strutture sanitarie in Ucraina, causando almeno 101 decessi e 131 feriti.

683 attacchi sono stati rivolti contro ospedali e altri 98 hanno preso di mira ambulanze che fornivano assistenza ai feriti. In 13 casi, le forze russe hanno anche attaccato depositi distruggendo forniture sanitarie necessarie per fornire cure ai feriti e ai malati.

Di questi attacchi,  65  hanno causato la morte o il ferimento del personale sanitario operante all'interno degli ospedali e 26 hanno causato la morte dei pazienti ricoverati.

Come ha ricordato Mike Ryan, direttore del settore delle emergenze dell’Oms, gli attacchi deliberati ad ospedali ed altri istituti sanitari "rappresentano una violazione del diritto umanitario internazionale e pertanto si classificano come crimini di guerra in ogni situazione”.

Fino al 13 febbraio 2023 l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Ohchr) ha registrato:

  • 7199 civili uccisi (2888 uomini, 1941 donne, 180 ragazze e 226 ragazzi, oltre a 32 bambini e 1932 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto);
  • 11 756 civili feriti (2616 uomini, 1856 donne, 253 ragazze e 341 ragazzi, oltre a 260 bambini e 6430 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto). 

Secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, al 7 febbraio scorso sono stati oltre 18,3 milioni i movimenti di attraversamento della frontiera verso i Paesi limitrofi. Di questi, poco più di 9,6 milioni per entrare in Polonia e oltre 2,2 milioni per raggiugnere l'Ungheria.

Grazie all'Oms e agli aiuti internazionali nell'ultimo anno 8 milioni di persone sono state raggiunte da interventi sanitari. Oltre 3.000 tonnellate di forniture mediche sono state consegnate all’Ucraina. Sono stati più di 6.500 gli operatori sanitari che hanno partecipato a webinar, workshop e corsi di formazione dell’Oms. Più di 54.000 kg di forniture mediche sono state consegnate ai Paesi che accolgono i rifugiati.

Questa settimana l'Oms in Ucraina ha consegnato farmaci e forniture essenziali in aree vicine alla linea del fronte, raggiungendo fino a 118.000 persone con interventi sanitari fondamentali.

Fino a 12 convogli umanitari delle Nazioni Unite hanno raggiunto più di una dozzina di insediamenti nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia con rifornimenti che includono kit sanitari, forniture per traumi e farmaci per il trattamento delle malattie non trasmissibili.

"La consegna di questi convogli segna un momento importante per garantire alle popolazioni l'accesso all'assistenza sanitaria essenziale e ad altre necessità in aree che sono state significativamente danneggiate dalla guerra - ha spiegato Jarno Habicht, rappresentante dell'Oms in Ucraina -. L'Oms ha consegnato all'Ucraina fino a 3.000 tonnellate metriche di forniture mediche dal 24 febbraio 2022, grazie al lavoro del Team di gestione degli incidenti dell'Oms in Ucraina. Queste comprendono generatori di corrente per ospedali e strutture sanitarie, ambulanze e farmaci per le malattie croniche, e continuiamo a consegnarle per garantire che le esigenze sanitarie siano soddisfatte in queste aree. Queste forniture salveranno delle vite".

Alcuni numeri sugli interventi realizzati nel corso dell'ultimo anno:

  • 35.000 pazienti trattati con kit per traumi e chirurgia d'emergenza;
  • 1,9 milioni di persone trattate con kit di forniture sanitarie di emergenza;
  • 5,6 milioni di persone affette da NCD supportate con kit NCD;
  • 85 generatori di corrente consegnati alle strutture sanitarie;
  • 41.000 vaccinazioni consegnate, di cui più della metà contro il Covid, circa un terzo contro la difterite e il resto contro il morbillo e la poliomielite;
  • consegna di oltre 60 autobus riutilizzati per sostenere le attività di vaccinazione in tutto il Paese;
  • 59 ambulanze donate;
  • kit per il colera consegnati per curare fino a 4000 persone;
  • 4500 prodotti di assistenza consegnati a 11 ospedali traumatologici per sostenere la riabilitazione di 2500 pazienti.



Fonte: Quotidiano Sanità