Una Legge di Bilancio senza la riforma previdenziale e senza significativi aumenti di stipendio!
Si è aperto il cantiere della nuova legge di Bilancio. Queste l’indirizzo politico che la premier Giorgia Meloni ha indicato nel suo intervento all’assemblea di Confindustria, mercoledì 18 settembre:
Vogliamo seguire la stessa impostazione seguita finora, una legge di bilancio che parte dal buon senso e dalle serietà, che concentra le risorse per le imprese che creano lavoro e per le famiglie con figli, e nella difesa della salute dei cittadini.
Queste indicazioni politiche devono ora trovare riscontro nelle misure che saranno inserite nel provvedimento da Via XX Settembre.
Il vincolo principale, che determina il perimetro entro il quale ci si può muovere, è imposto dal fortissimo debito pubblico, schizzato alle stelle, e dalle risorse disponibili, sempre troppo poche per adeguare lo stipendio dei lavoratori dipendenti al costo della vita e a riformare il sistema previdenziale consentendo una fuoriuscita dal mondo del lavoro ancora in posizione verticale e con un assegno dignitoso!
Una soluzione ci sarebbe: far pagare le tasse a tutti, considerando che l’evasione ogni anno è stimata sui 100 miliardi di euro, pari a quattro manovre finanziarie, considerando che quella in cantiere dovrebbero servire circa 25 miliardi di euro!
Ma se questa soluzione è stata un’utopica per la sinistra figuriamoci per la destra!
Intanto, è delineato il calendario dei prossimi passi che muoverà la manovra. Le risoluzioni in Parlamento sul Piano strategico di bilancio dovrebbero essere votate il 3 o il 4 ottobre, il draft della manovra sarà consegnato a Bruxelles il 15 ottobre e la legge di bilancio dovrebbe prendere la sua forma definitiva il 20 ottobre.