Mai interviù tudei at rtl 102.5, if iù ev a fiù minuts... what? L'inglese di Matteo Salvini, che evidentemente sta prendendo ripetizioni in tal senso, non è ancora in grado di consentirgli di fare discorsi di senso compiuto (anche se, a dire il vero, anche con l'italiano ha gli stessi problemi).
Inoltre, non si capisce neppure lo scopo di introdurre in inglese un'intervista da lui rilasciata in italiano, anche se è l'ultimo in ordine di importanza dei misteri da risolvere tra quelli legati a Salvini.
Che cosa ha detto stamani alla radio?
"Il 20 agosto sfiduceremo il premier. In tantissimi chiedono che non ci siano giochini di palazzo, governi tecnici. La via maestra, democratica, trasparente, lineare, è quella delle elezioni. Stiamo facendo tutto il possibile perché gli italiani possano votare. No a governi strani, prima si vota, meglio è".
Che Salvini parli di "giochini di palazzo" attribuendo ad altri la responsabilità delle sue scelte è oltremodo oltraggioso, oltre che ridicolo... ma a questo sembra che dovremo abituarci, considerando anche che il personaggio in questione non solo è abituato a negare l'evidenza, ma si ostina pure a sfuggire le domande, quando a queste pure lui trova eccessivo poter mentire.
In ogni caso, dalla pagliacciata che ha messo in scena ieri al Senato, impegnando la Lega a tagliare i 345 parlamentari per poi andare al voto, Salvini sembra aver fatto un passo avanti, sempre, comunque continuando a mestare nel fango.
Infatti, nonostante dichiari da una settimana di disconoscere il Governo di cui fa parte, Salvini e i suoi continuano a non dimettersi da ministri di quel Governo. Non solo. Salvini, dopo aver manifestato l'intenzione di sfiduciare Conte, pretende anche di indire le elezioni, definendo tale strada come unica possibile per la risoluzione della crisi. Eppure è compito del capo dello Stato mandare gli italiani al voto.
Ma un personaggio di tal fatta ormai sembra essersi realmente convinto che in Italia tutto dipenda da lui. Per fortuna, non è così.
Sull'altro fronte, quello 5 Stelle, il "MoVimento", d'un botto, si è accorto quello che in più di un anno non era risuscito a vedere e a capire.
E così l'incoerenza di Salvini diventa all'improvviso imbarazzante.
"Lui e i suoi ministri leghisti hanno annunciato la sfiducia a Giuseppe Conte e al Governo di cui ancora fanno parte. Ma allora perché continuano a rimanere incollati alla poltrona?
La Lega ha causato una crisi in pieno agosto, con tutti i danni che porterà al Paese: rischiamo l'aumento dell'IVA (un salasso per i cittadini!), oltre al blocco di riforme storiche che l'Italia aspettava da anni. E per fare cosa? Per tornare tra le braccia di Berlusconi a discutere di alleanze con Forza Italia e di nuove poltrone da spartirsi.
Matteo Salvini, quindi, dopo aver creato il caos portando il Paese verso il baratro (tutto questo per pensare solo agli interessi del suo partito), invece di dimettersi come lui stesso ha più volte dichiarato di voler fare assieme agli altri ministri della Lega, continua con la sua estenuante propaganda elettorale e rimane saldamente incollato alla poltrona.
Ma c'è di più: si ostina ad andare in giro, di spiaggia in spiaggia, con le auto blu e i voli di Stato alla faccia degli italiani. E lo fa mentre sfiducia il Governo! È imbarazzante come provi ad ingannare e deridere i cittadini con un menefreghismo da guinness dei primati.
E poi c'è l'altro bluff: se, come ha detto, dovesse votare la sfiducia a Giuseppe Conte il 20 agosto, le attività parlamentari si bloccherebbero e i calendari verrebbero cancellati. Dunque farebbe venir meno la votazione sul taglio dei parlamentari prevista per il 22 agosto pomeriggio alla Camera.
Insomma un altro tentativo di prendere in giro gli italiani. La MOSSA DELLA DISPERAZIONE DELLA LEGA, che prova soltanto a nascondere il suo ritorno ad Arcore.
Salvini molli la poltrona, lo faccia per coerenza. Passi dalle parole ai ‘fatti' e dimostri che vengono prima gli italiani e non le poltrone!"
Sull'altro fronte, quello della Lega contro tutti, si inizia ad attaccare il reddito di cittadinanza voluto dai 5 Stelle, che "soprattutto nel Sud" si starebbe trasformando in "incentivo al lavoro nero" e che viene definito come misura assistenziale.
Di contro, Di Maio svela i perché Salvini abbia voluto la crisi , non certo solo per capitalizzare il consenso. "La verità è che noi per domani 14 agosto, nella ricorrenza del crollo del Ponte Morandi, avevamo pronto il decreto legge per togliere lo scudo legale ai concessionari autostradali. Così sarebbero finiti nella morsa dei tribunali amministrativi, che avrebbero dichiarato quelle clausole come vessatorie e avrebbero così fatto decadere le concessioni autostradali. E i leghisti lo sapevano. Ma c'è altro.
Salvini vuole tornare al voto per modificare la riforma della prescrizione. L'influenza di Denis Verdini, va detto, non gli fa bene".
In pratica, Di Maio ha ipotizzato che l'interesse della figlia di Verdini per Matteo Salvini sia esclusivamente legato alle sorti giudiziarie del padre.
E tutto questo senza neppure una crisi formalizzata. Chissà che cosa si diranno i due vicepremier dell'ex cambiamento nel momento in cui Mattarella inviterà, per l'interesse del Paese, a formare un nuovo Governo... perché questo è quello che accadrà.