Economia

Economia circolare e ciclo virtuoso dei rifiuti, in Sicilia un impianto di avanguardia

Targato Nuova S.A.T.I. Engineering  il progetto che vedrà realizzato in Sicilia un impianto di trasformazione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani in biometano avanzato e bioderivati.

In sintonia con le esigenze di recupero produttivo di una parte importante dei rifiuti urbani e la salvaguardia ambientale, il progetto prevede l’intero utilizzo della materia conferita senza emissioni in ambiente, un passo importane anche in direzione delle normative UE in vigore dal 4 luglio 2018 (55% di riciclaggio dei rifiuti urbani entro il 2025 ed in percentuale crescente fino al 70% entro il 2030). La tecnologia applicata all’impianto consente il completo riutilizzo della CO2 derivata dal processo di biodigestione anaerobica e oltre al biometano utilizzabile sia per l’autotrazione che per la rete di distribuzione, verrà prodotto compost di elevata qualità.

Un piccolo passo in direzione di una prospettiva ambientale migliore, con meno discariche e meno inceneritori ed anche un contributo alla riduzione delle estrazioni di idrocarburi e della CO2 conseguente.

Il  principale fattore ritenuto responsabile del riscaldamento globale  è l’alterazione causata dall’attività umana dell’equilibrio fra degassamento e riassorbimento, che aggiunge miliardi di tonnellate all’anno di CO2 all’atmosfera, altrimenti non prodotta dai processi naturali.

Non va dimenticato, inoltre, che il “biometano avanzato” rappresenta una fonte di energia rinnovabile di qualità non inferiore al metano “naturale” e che le emissioni di “gas serra” sprigionate dalla sua combustione sono molto inferiori a quelle prodotte dal petrolio.

Trasformare il problema dei rifiuti in una risorsa, per un ambiente migliore e con un ritorno economico anche per le comunità: una direzione da intraprendere per un futuro più “respirabile”.

Autore Gabriele Catozzi
Categoria Economia
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