La Commissione ha approvato una valutazione preliminare positiva della quarta richiesta di pagamento dell'Italia per 16,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti nell'ambito del Recovery Plan.

Un altro successo per il governo e per il suo criticatissimo ministro Raffaele Fitto, che invece ha dimostrato di avere serietà, grande senso di responsabilità,  grande motivazione, enormi doti di diplomazia, capacità di fare squadra e una buona dose di pazienza nel sopportare tutte le critiche piovute sulla sua testa in questi mesi da piu parti, ma alla fine il lavoro paga, e il Pnrr grande incognita fino a qualche mese fa ormai sat cominciando a prendere sempre piu consistenza.

"Il pagamento dei 16,5 miliardi di euro è previsto entro la fine di quest'anno. L'Italia avrà ricevuto entro il 2023 circa 102 miliardi di euro, quindi più della metà del Pnrr. L'Italia sarà anche l'unico Stato membro dell'Unione europea ad aver ricevuto il pagamento della quarta rata",

ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un video sui social dopo il via libera della Commissione europea alla quarta rata.  

"La valutazione positiva della Commissione dimostra i grandi progressi fatti dall'Italia e, a pochi giorni dall'approvazione da parte della Commissione europea della revisione generale del Pnrr, conferma il grande impegno del Governo al fine di attuare pienamente il Pnrr per rendere il Paese più moderno e più competitivo. La Commissione ha approvato oggi la quarta richiesta di pagamento dell'Italia, di 16,5 miliardi di euro, confermando che l'Italia ha raggiunto tutti i 28 obiettivi e traguardi previsti".

Il decreto di attuazione delle modifiche del Pnrr sarà ridefinito su criteri oggettivi e a gennaio ci sarà una norma sulla responsabilizzazione degli enti attuatori. Chi non rispetta i tempi, dunque, sarà responsabile del mancato rispetto e la norma riguarderà tutti gli enti attuatori. E' quanto avrebbe detto il ministro Raffaele Fitto durante la riunione con gli enti locali.  Fitto che, malgrado le difficoltà incontrate,  non si è mai dato per vinto (malgrado molti lo accusassero di inettitudine e di manifesta incapacità, mai giudizio forse si è dimostrato così tremendamente avventato), ed ha continuato in questi mesi nel suo instancabile lavoro, riconosciutogli pubblicamente persino dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ma questa nuova buona notizia, certo non placa l'ambizione e le intenzioni del ministro,  che pare adesso concentrato ad un ennesimo obiettivo di quella che molti, fino a poco tempo fa,  consideravano come una mission impossibile e cioè il pagamento della quinta rata entro dicembre 2023:"Ci poniamo l’obiettivo già fin d’ora di poter raggiungere gli obiettivi come modificati dalla revisione sulla quinta rata entro il 31 dicembre di quest’anno, un altro obiettivo molto ambizioso che puntiamo a definire entro il mese di dicembre". 

Solo pochi giorni fa la Commissione Ue aveva dato una valutazione positiva al Pnrr modificato dell'Italia, che include anche un capitolo sul RePowerEU. Il Piano di ripresa e resilienza italiano ha ora un valore di 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro in prestiti e 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni) e copre 66 riforme, sette in più rispetto a quello originale, e 150 investimenti.