"Ma che ca**o dice?" Questo il commento, probabilmente arrivato dalla regia di Linea Notte, alle bestialità che in quel momento stava dicendo Salvatore Merlo, vicedirettore del Foglio (quotidiano della propaganda filoisraeliana e quasi certamente finanziato da Israele o da associazioni/aziende a supporto dello Stato ebraico ), in cui dichiarava che la reazione israeliana agli attacchi di Hamas è giustificabile e comprensibile... motivata dai 1.400 morti nel sud di Israele, per lo più civili, uccisi il 7 ottobre da Hamas.
Secondo Merlo, essendo stati uccisi all'arma bianca, decapitati e bruciati da un movimento etichettato come terroristico, ciò giustificherebbe ampiamente, a suo dire, la distruzione di Gaza e il genocidio di oltre 11mila civili, perché compiuto da un esercito riconosciuto a livello internazionale ed effettuato utilizzando bombe! Né più né meno questo è quanto ha affermato, senza che la conduttrice di Linea Notte intervenisse, il vicedirettore del Foglio, in base al quale, evidentemente, per ogni ebreo ucciso devono essere uccisi almeno 10 palestinesi... proprio come facevano i nazisti!
Ma forse è più di così, perché il rapporto della vendetta israeliana è anche peggiore, come ci ricorda l'UNICEF anche oggi in un comunicato in cui ci informa che, finora, a Gaza sono stati uccisi oltre 3.500 bambini, mentre quelli feriti sono oltre 6.800 bambini: si tratta di oltre 400 bambini uccisi o feriti al giorno.
"Le scene di carneficina che provengono dal campo di Jabalia, nella Striscia di Gaza, in seguito agli attacchi di ieri e di due giorni fa, sono orribili e spaventose. Anche se non abbiamo ancora una stima del tributo che l'attacco ha avuto sui bambini, le case sono state rase al suolo, centinaia di persone sono state evidentemente ferite e uccise, e molti bambini sono stati segnalati tra le vittime. Questi due attacchi fanno seguito a 25 giorni di bombardamenti (oggi 26) in corso che, secondo le notizie, hanno provocato la morte di oltre 3.500 bambini - senza contare i morti di ieri - e il ferimento di oltre 6.800 bambini. Si tratta di oltre 400 bambini uccisi o feriti al giorno, per 25 giorni di fila. Questa non può diventare la nuova normalità. I campi profughi, gli insediamenti per gli sfollati interni e i civili che li abitano sono tutti protetti dal diritto internazionale umanitario (DIU). Le parti in conflitto hanno l'obbligo di rispettarli e proteggerli dagli attacchi. Attacchi di questa portata contro quartieri residenziali densamente popolati possono avere effetti indiscriminati e sono assolutamente inaccettabili. I rifugiati e gli sfollati interni sono protetti dal diritto internazionale umanitario. Le parti in conflitto hanno l'obbligo di proteggerli dagli attacchi. I bambini hanno già sopportato troppo. L'uccisione e la prigionia dei bambini devono finire. I bambini non sono un obiettivo. L'UNICEF ribadisce il suo urgente appello a tutte le parti in conflitto per un immediato cessate il fuoco umanitario, per garantire la protezione di tutti i bambini e per un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli per fornire aiuti salvavita su larga scala in tutta la Striscia di Gaza, secondo il Diritto Internazionale Umanitario".
Evidentemente per quelli come Salvatore Merlo il genocidio in atto a Gaza è cosa buona e giusta, visto che riguarda non civili israeliani, ma civili palestinesi.
A proposito, se si finisce per usare il numero dei morti per giustificare un genocidio, allora bisogna anche ricordare che, in base a tale "sragionamento" Hamas sarebbe ampiamente giustificata nell'aver compiuto i crimini compiuti il 7 ottobre. Infatti, limitando il conteggio dei morti a partire dal 2008, secondo l'OCHA (Nazioni Unite) il numero di palestinesi assassinati da esercito, forze dell'ordinee coloni israeliani, fino a settembre 2023, era di oltre 6.500, di cui oltre 5.400 residenti nella Striscia di Gaza.
Ma questo avrebbe senso?