Martedì, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affiancato ai Ministri competenti ha incontrato a Villa Pamphilj, dove si è svolta la terza giornata degli Stati Generali, i rappresentanti delle associazioni che rappresentano commercianti, artigiani, il mondo della distribuzione, quello dei centri commerciali, delle assicurazioni, delle banche... 

Di costoro ha parlato Conte nel suo intervento introduttivo ai lavori odierni. Dopo aver riassunto quanto accaduto durante l'emergenza, il premier ha detto che «adesso bisogna però guardare al futuro. Noi non possiamo pensare di ripristinare la "vecchia normalità". Dobbiamo assolutamente affermare una "nuova normalità" per il Paese. Una normalità che deve prevedere dei tassi di crescita economica e di sviluppo sostenibile sociale per il Paese ben più elevati rispetto al passato. Come sapete noi scontavamo delle difficoltà e se guardiamo al prodotto interno lordo e alla produttività ci collocavamo sempre al di sotto della media europea negli ultimi anni. Siamo però consapevoli che gli effetti completi della crisi devono ancora dispiegarsi. Nella diagnosi e nelle valutazioni scambiate con autorevoli economisti sabato e anche con altre interlocuzioni che abbiamo avuto con le massime autorità economiche è chiaro che l’incertezza c’è e peserà ancora. Quindi non è sufficiente sbloccare il lockdown, riaprire le attività perché venga meno questa incertezza».

E qui Conte ha snocciolato l'elenco delle misure prese finora dal Governo per intervenire a sostegno di famiglie e imprese, indicando poi nel documento consegnato ai partecipanti il piano di rilancio del Paese, incanalato in "obiettivi politici di grande respiro", con "linee di intervento" riassunte in 187 progetti. 

«È un lavoro che abbiamo preparato con i Ministri. Abbiamo lavorato intensamente per presentarvi questo progetto di piano di rilancio. Lo abbiamo condiviso anche con i gruppi parlamentari di maggioranza. È veramente uno sforzo corale. Su questo noi chiediamo un’interlocuzione con voi, vi chiediamo suggerimenti,  proposte, pareri».