Basterebbe fare come l'Emilia, però bisogna volerlo. Invece in Lombardia, a un  passo dalle elezioni la Giunta regionale torna ad annunciare tagli alle liste d’attesa, sostenendo di aver stanziato 11 milioni di euro ma in realtà non c’è nessun nuovo stanziamento. Dei 100 milioni di euro che ogni anno le Ats hanno a disposizione per le criticità sulle liste di attesa la Regione ha semplicemente finalizzato il 10% per alcune prestazioni specifiche, a invarianza di budget. Peraltro si tratta solo annunci, indirizzi generici, in pratica buone intenzioni, mentre ogni intervento concreto è rinviato alla prossima legislatura.

La realtà è che la Giunta di centrodestra si è distinta in questi anni per il disinteresse per il controllo dei tempi di attesa e il risultato è che sempre più cittadini che hanno bisogno una visita o un esame ambulatoriale devono aprire il portafoglio o attendere mesi. Posso rassicurare i cittadini: si può fare meglio, molto meglio per ridurre i tempi di attesa per visite ed esami. Va garantito a tutti il diritto alla salute e il primo modo per garantirlo è poter accedere subito alle cure che servono.