La situazione della carenza di parroci in Italia non è un problema nuovo. Negli ultimi decenni, il numero di vocazioni sacerdotali è calato drasticamente, portando a una diminuzione significativa del numero di parroci. Attualmente, in Italia ci sono circa 32.000 preti, un numero in diminuzione rispetto al passato. Secondo i dati del Centro Studi per la Vita Religiosa in Italia, il calo delle vocazioni ha portato molte diocesi a dover riorganizzare la gestione delle parrocchie per far fronte alla mancanza di personale.Le zone più in difficoltà includono il Nord Italia, dove le vocazioni sono meno numerose rispetto al Sud. Regioni come Piemonte, Liguria e Lombardia stanno affrontando una significativa carenza di sacerdoti, costringendo molte parrocchie a condividere un unico parroco.La crisi vocazionale è attribuita a vari fattori, tra cui la crescente secolarizzazione della società, la diminuzione del numero di giovani interessati alla vita religiosa, e la competizione con altre vocazioni professionali e personali.La crisi vocazionale non è un problema esclusivo dell'Italia. Anche la Francia sta affrontando una situazione simile. In Francia, il numero di sacerdoti è diminuito del 40% negli ultimi trent'anni. Attualmente, ci sono circa 15.000 preti in Francia, rispetto ai 30.000 degli anni '70. La situazione è particolarmente critica nelle aree rurali, dove molte parrocchie sono rimaste senza un sacerdote residente e devono fare affidamento su preti itineranti che coprono vaste aree geografiche.Anche in Francia, le cause della crisi vocazionale sono simili a quelle italiane: secolarizzazione, diminuzione del numero di giovani che scelgono la vita religiosa, e la competizione con altre carriere. Tuttavia, alcune diocesi francesi hanno adottato misure innovative per affrontare la crisi, come la formazione di laici per assumere ruoli di leadership nelle parrocchie e l'uso di diaconi permanenti.Il ripensamento della presenza cristiana sul territorio, attraverso l’accorpamento delle parrocchie, è una risposta inevitabile alla crisi vocazionale che sta colpendo molte diocesi italiane. Chiaro che la Chiesa deve trovare nuovi modi per mantenere viva la sua presenza nelle comunità locali nonostante la diminuzione del numero di sacerdoti.  (Fonte: giornalelavoce.it)
Uno dei nuovi modi attuabile da subito potrebbe essere la riammissione al ministero dei preti sposati, grande risorsa per la Chiesa.