Nel secondo trimestre del 2017, l'Istat vede il prodotto interno lordo (PIL) in aumento del +0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016.

La variazione è dovuta ad un aumento del valore aggiunto nei comparti dell'industria e dei servizi, che va a compensare la diminuzione registrata nel settore dell'agricoltura.

Per quanto riguarda la domanda, la crescita è supportata dall'apporto positivo della componente nazionale (in cui, però, sono conteggiate anche le scorte), mentre la componente estero (annche se al netto delle scorte) è leggermente negativa netta.

Rispetto ad altri paesi, nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,1% negli Stati Uniti, dell'1,8% in Francia e dell'1,7% nel Regno Unito.

Proiettato sul 2017, la crescita del Pil è pari a +1,2%.

Ad un dato positivo, la logorrea del segretario del PD Matteo Renzi, interrotta da qualche giorno a causa di mancanza di notizie utili alla bisogna, ha ripreso "alla grande" a suon di avanti, gufi e fake news... Niente di nuovo dal fronte democratico.