Il sito internet del Campidoglio che va e che viene, i tecnici al lavoro per ore alla ricerca di una soluzione e poi l'ipotesi peggiore: un attacco hacker.

 Sul caso sta facendo verifiche la polizia postale, allertata dall'amministrazione comunale, che sta facendo degli accertamenti per capire se dietro ai disservizi sul portale di Roma Capitale, che sono durati per tutta la giornata, ci sia stata o no la mano di un pirata informatico.

In serata il sito è tornato consultabile, ma il sospetto rimane e ora toccherà agli agenti ricostruire la natura del fenomeno.

 
Non sarebbe la prima volta che un sito internet di una azienda o di una istituzione italiana vengono messi nel mirino degli hacker. L'ultima grande ondata di attacchi informatici era stata lo scorso 22 febbraio, e in quella occasione le intrusioni furono rivendicate da un collettivo filorusso. L'attacco fu ricollegato alla visita in Ucraina del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Alla fine del mese scorso a essere sotto attacco furono i siti del ministero degli Esteri, quello del Viminale e quello delle Politiche Agricole, il portale per il rilascio della Carta d'identità elettronica e quello dei Carabinieri ma anche il sito della banca Bper e quello della società di utility A2a nonché quello del gruppo Tim. In quel caso l'attacco fu di tipo Ddos: i server vengono tempestati da migliaia di false richieste di accesso che di fatto li 'intasano', rendendoli irraggiungibili. La Procura di Roma, il giorno successivo, aprì un fascicolo di indagine. 'NoName057', questo il nome del collettivo di hacker filorusso che mise la 'firma' all'attacco, si connota per le sue finalità 'politiche', non per trarre profitto economico o rubare dati. A differenza di altri tipi di attacco, i Ddos infatti si limitano a rendere i siti inaccessibili per un certo periodo di tempo, senza intaccare l'integrità dei sistemi. L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale aveva da tempo allertato sulle misure di mitigazione da mettere in campo contro questa specifica minaccia.

Se sia questo il caso dell'attacco al sito internet del Campidoglio, saranno solo le indagini della polizia postale a poterlo accertare. Il Campidoglio aveva apertamente preso posizione, nei giorni scorsi, a favore dell'Ucraina invasa dall'esercito russo. In occasione dell'anniversario della guerra, il 24 febbraio, Palazzo Senatorio era stato illuminato con i colori della bandiera ucraina.