Esteri

La Commissione Europea presenta la nuova normativa su imballaggi e ambiente, dubbi e perplessità di Confindustria e Governo Italiano

Sui  tavoli  del Parlamento Europeo di Bruxelles, il Regolamento che riforma e disciplina gli imballaggi è stato  presentato mercoledì 30 novembre 2022. 

Fortemente voluto dai Commissari all’Ambiente Sinkevicius e Timmermans, in prima battuta la bozza del Regolamento – documento di quasi 200 pagine -  ha sollevato le  perplessità di Confindustria che con una lettera al Governo elenca gli svantaggi della riforma, ma soprattutto evidenzia il rischio di un nuovo indirizzo di mercato in direzione opposta ai piani italiani: con il PNRR, infatti, l’Italia ha previsto di investire 2,1 mld di euro per migliorare la capacità di gestire i rifiuti - sostenibilità inclusa- comprensiva di un piano di investimenti rivolti all’impiantistica di riciclo ed alle infrastrutture di raccolta differenziata.

Antonio D’Amato, ex Presidente di Confindustria, giovedì 24 novembre in una nota di Agenzia Ansa,  ha definito demagogica l’iniziativa del Vice Presidente Frans Timmermans, per nulla rispondente alle evidenze scientifiche portate all’attenzione della Commissione, ignorato  l’aumento sconsiderato di produzione Co2 dato da un impatto ecologico squilibrato a causa di un eccessivo utilizzo di acqua ed energia, forniture che  ad oggi lamentano criticità. Confindustria attacca anche sul rischio corso da 700mila aziende che si occupano di imballaggi, settore agricolo, logistica, packaging, etc. con il conseguente licenziamento di quasi 7milioni di dipendenti.

Alla lettera di Confindustria il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, lo scorso 4 novembre risponde critico sulla normativa europea giudicata  priva di flessibilità per la sua applicazione, ma anche dai contenuti incerti. La richiesta di preventive valutazioni tecnico scientifiche che non producano svantaggi sotto il profilo sociale ed economico ed ancora un focus attento che non sostituisca il modello italiano di imballaggi basati sulla raccolta differenziata integrata e, ove necessario, sulla raccolta selettiva, sono i temi che mettono in discussione la nuova normativa comunitaria, mentre il Ministero sottolinea i traguardi di efficienza raggiunti dal nostro Paese, al secondo posto per il riciclo della carta. Ma non solo.

 

Vantaggi e svantaggi legati all’ ambiente ed alla salute, linee guide per i M.o.c.a, Italia primo consumatore di acqua in bottiglia

E’ opportuno sapere che la Commissione Europea  si sta preparando da tempo alla riforma delle regole sulla sicurezza dei M.o.c.a , tutti gli oggetti e materiali a contatto con gli alimenti, si spazia dalle macchine per la trasformazione degli alimenti, ai contenitori, imballaggi, utensili da cucina, materiali a contatto con acqua, etc…), sono tenuti a seguire standards molto precisi al fine di impedire rischi alla salute del consumatore.

Nel corso degli anni sono state realizzate linee guida come rilevante supporto agli operatori M.o.c.a: il problema della salute del consumatore è stato trattato  non solo con il progetto Cast dell’ Istituto Superiore della Sanità sul contatto alimentare sicurezza e tecnologia, seguito dall’Istituto Italiano imballaggio, ma si è anche valutata l’idoneità al contatto con alimenti del packaging realizzato con materiale riciclato. In aggiunta il legislatore nazionale ed Europeo hanno fissato i requisiti legali di conformità di cui il principale regolamento CE 1935/2004 e 625/2017, perseguendo chiari obbiettivi,  quali riduzione uso sostanze chimiche per maggiore garanzia sicurezza alimentare, tutela salute pubblica, riduzione impatto ambientale, sostegno di una politica finalizzata a soluzioni di riutilizzo e riciclo. 

Se è vero, come è vero, che la nuova normativa europea introduce sistemi di deposito obbligatori per contenitori monouso ed un aumento degli obblighi di riciclaggio, procurando una riduzione di imballaggi pro-capite del 5% entro il 2030, 10% entro il 2035, 15% entro 2040, la questione sulla massima igiene dei nuovi sistemi  non ha ancora riscontri certi da parte degli Istituti chiamati a monitorare. Nel dubbio e nell’incertezza,  dirigersi verso l’abolizione dei materiali e degli oggetti definiti “attivi” (oggetti destinati a prolungare la conservabilità, mantenere le condizioni dei prodotti alimentari imballati) e degli oggetti “intelligenti”(oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, ovvero adesivi, ceramiche, turaccioli, vetro, resine, carta, cartone, etc.) richiede una tempistica prolungata di studio al fine di poter garantire la giusta tutela al consumatore. 

Secondo il testo della nuova normativa europea, le bottiglie d’acqua saranno riutilizzabili più volte, quindi vuote dovranno ritornare agli stabilimenti per essere rilavate, sterilizzate per il re-imbottigliamento/riempimento: “è un testo lisergico, allucinante - avverte Ettore Fortuna vice presidente di Mineracqua – perché punisce tutti i tipi di industria ed ha un approccio di tipo ideologico che porta all’eliminazione di prodotti senza prima avere delle valutazioni di impatto…” –“Non è possibile arrivare a quei tassi di riutilizzo e riciclo – continua Fortuna – ci stiamo attivando con altre federazioni europee del vetro, plastica, alluminio ed altri utilizzatori per inviare alla commissione una lettera spiegando che il riutilizzo può essere un importante strumento ma deve anche tenere conto delle ripercussioni economiche sulle aziende e della tipologia del nostro prodotto”.

Autore ROSSELLA GRASSO
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