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Il governo Meloni esulta per la quinta rata del PNRR, ma ancora non ha detto come, quando e quanto ha speso delle precedenti

"È appena arrivata l'ennesima dimostrazione del grande lavoro di Giorgia Meloni, del ministro Fitto e del nostro Governo in Europa: la Commissione ha erogato all'Italia la quinta rata del PNRR, 11 miliardi che ci aiuteranno a continuare a cambiare la nostra Nazione.Siamo al primo posto in UE per obiettivi raggiunti e fondi ricevuti: un motivo di orgoglio che spazza via tutti i gufi anti-italiani!"

Così ha dichiarato il (post) camerata Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento Europeo, gruppo dei Conservatori e Riformisti, per non esser da meno rispetto a quanto dichiarato dalla premier Giorgia Meloni:

"La Commissione europea ha versato oggi all'Italia la quinta rata del PNRR, pari a 11 miliardi di euro. Con l'incasso della quinta rata l'Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l'ammontare maggiore di finanziamento, pari a 113,5 miliardi di euro, corrispondente al 58,4% delle risorse complessive del Piano.L'Italia è al primo posto in Europa per numero di obiettivi raggiunti e importo complessivo ricevuto. Siamo stati i primi a richiedere il pagamento della quinta rata e siamo i primi ad aver richiesto il pagamento della sesta rata del Piano. I recenti dati Istat sul PIL, che stimano una crescita acquisita nel primo semestre 2024 pari allo 0,7% e gli ultimi dati del rapporto Svimez, che nel 2023 evidenziano la decisa accelerazione del PIL nel Mezzogiorno, con un incremento di nuova occupazione pari al 2,6%, sono la riprova dell'efficace lavoro portato avanti dal Governo e dalle Amministrazioni titolari per il conseguimento degli obiettivi programmati e per l'attuazione di misure virtuose per la crescita economica strutturale dell'Italia.I traguardi e gli obiettivi conseguiti con il pagamento della quinta rata riguardano quattordici riforme e ventidue investimenti in settori strategici per la modernizzazione della Nazione, tra cui la concorrenza, gli appalti pubblici, la giustizia, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, l'istruzione secondaria e terziaria, le infrastrutture, la sanità, la cultura, l'università e la pubblica amministrazione, con la messa a terra degli interventi per la transizione al digitale.Avanti su questa strada".

Nicola Procaccini, invece, stavolta non  ha partorito alcun proclama... probabilmente è già in ferie. Possiamo però rifarci con quanto detto dall'artefice del miracolo meloniano, Raffaele Fitto in persona: 

"La Commissione europea ha erogato la quinta rata del PNRR pari a 11 miliardi di euro. Il pagamento segue la valutazione positiva della Commissione, adottata formalmente il 2 luglio scorso, relativa al raggiungimento di 53 traguardi e obiettivi della quinta rata del PNRR italiano.Con l'incasso della quinta rata, l'Italia si conferma lo Stato membro dell'UE che ha ricevuto l'importo maggiore di finanziamenti, pari a 113,5 miliardi di euro, corrispondente al 58,4% delle risorse complessive del Piano.Nei prossimi mesi lavoreremo per il pagamento della sesta rata e il raggiungimento degli obiettivi della settima, riservando particolare attenzione alle misure inserite nelle ultime tre rate".

Non dobbiamo neppure dimenticarci delle mezze calzette che con lo zero virgola vogliono ricordare la loro esistenza. Ecco così il proclama di Maurizio Lupi di Noi Moderati:

"L'erogazione della quinta rata del Pnrr è la migliore risposta a chi accusa il Governo di isolare l'Italia in Europa.Questa è la prova che, al contrario, l'Italia è sempre più protagonista e la dimostrazione dell'ottimo lavoro che la Presidente Giorgia Meloni e il ministro Raffaele Fitto stanno facendo.Il Pnrr è un'ottima occasione per rilanciare il nostro Paese e la sua attuazione rafforzerà la crescita italiana.Dobbiamo anteporre l'interesse nazionale, abbassare le bandiere ideologiche e remare tutti nella stessa direzione, sia la maggioranza che l'opposizione per attuare questo piano strategico".

Dopo aver applaudito all'ennesimo miracolo del (post) fascismo - in attesa che Meloni, come il suo statista di riferimento, riesca anche a far arrivare i treni in orario -, attendiamo però di sapere come il governo abbia intenzione di spendere i soldi ricevuti. 

Questo, ancora, la compagnia di giro che si è installata in pianta stabile a Palazzo Chigi non lo ha detto... se ne è dimenticata. Finora Fitto ha ottenuto dei soldi da Bruxelles sulla base di un rendiconto che ne pianifica la spesa... ma di cantieri legati al piano di spesa ne sono partiti pochissimi, tanto che in Parlamento le dichiarazioni di Fitto sono di tutt'altro tenore rispetto a quelle che rilascia ad opera di TeleMeloni, di Forza Mediaset e dei fogli finanziati da Angelucci.

A maggio, il Ministro Fitto si diceva ottimista sul rispetto delle scadenze e delle percentuali di spesa, tanto che un paio di settimane fa  assicurava che l'obiettivo di convogliare al Sud il 40% degli investimenti del PNRR sarebbe stato rispettato senza problemi, salvo poi ripensarci e dichiarare, in sostanza, ritardi in particolare al Mezzogiorno... mettendo pure le mani le mani avanti, in base a quanto da lui stesso affermato in audizione:

"Ci sarà l'esigenza di qualche ulteriore revisione? Forse sì".

Riassumendo. Il governo Meloni si è fatto dare dall'Europa dei soldi presentando fogli che illustravano piani di spesa. I soldi che sono arrivati sono però stati utilizzati per sistemare i buchi di bilancio, ma non per far partire i cantieri di opere che, in base ai patti, devono essere terminate entro il 2026.

Meloni, Fitto, Fidanza... tutti i propagandisti del (post) fascismo questo concetto lo hanno capito oppure no?

Autore Carlo Airoldi
Categoria Politica
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