Nella serata di giovedì, dopo i Consiglio dei ministri, il premier Conte ha firmato l'ennesimo Dpcm in relazione alla ripresa di ulteriori attività a seguito dell'emergenza Covid. Le misure indicate saranno valide a partire dal 15 giugno.

Lunedì riapriranno sale giochi, sale scommesse, sale bingo, così come centri benessere, centri termali, culturali e centri sociali a condizione che Regioni e Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali attività con l'andamento della curva epidemiologica.

Aprono anche i centri estivi anche per i bambini in età da 0-3 anni.

Riprendono gli spettacoli aperti al pubblico, le sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto ma con alcune cautele. In relazione agli spettacoli all'aperto il numero massimo di persone non potrà essere superiore a 1.000, mentre non dovranno superare 200 quello per gli spettacoli in sala. Rimangono inalterate le misure di distanziamento interpersonale, da cui sono esclusi i componenti di uno stesso nucleo familiare.

Restano invece sospese tutte le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche, locali assimilati sia all'aperto che al chiuso.

Restano sospese fino al 14 luglio 2020 le fiere e congressi, mentre i corsi professionali potranno essere svolti in presenza.

Per gli spostamenti da e per l'estero è aumentato a 120 ore (5 giorni) il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso nel territorio nazionale per ragioni di lavoro, così come per il personale di imprese o enti aventi sede legale o secondaria in Italia che va all'estero per comprovate ragioni lavorative. 

A partire da domani, 12 giugno, riprendono invece gli eventi e le competizioni sportive a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza del pubblico nel rispetto dei protocolli di sicurezza emanati dalle rispettive Federazioni sportive al fine di prevenire le occasioni di contagio.

Adecorrere dal 25 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che, d'intesa con i ministeri interessati, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori.

Il Dpcm è consultabile al seguente indirizzo
http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/DPCM_20200611-txt.pdf


Inoltre, nel consiglio dei ministri di ieri, il Governo ha approvato il disegno di legge delega per il "Family Act" (come se la lingua italiana non avesse termini per titolare il provvedimento), con misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia.

Quali sono i temi che il Governo sarà chiamato a normare con i decreti legislativi di attuazione della delega? Sostegno alla genitorialità e alla funzione sociale ed educativa delle famiglie, contrasto alla denatalità, valorizzazione della crescita armoniosa (sic!) delle bambine, dei bambini e dei giovani e aiuto alla conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare quello femminile.

Nell'esercizio delle deleghe previste, il Governo dovrà attenersi ai seguenti principi e criteri direttivi:

assicurare l'applicazione universale di benefici economici ai nuclei familiari con figlie e figli, secondo criteri di progressività basati sull'applicazione di indicatori della situazione economica equivalente (ISEE), tenendo anche conto del numero delle figlie o dei figli a carico;

promuovere la parità di genere all'interno dei nuclei familiari, favorendo l'occupazione femminile, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno, anche attraverso la predisposizione di modelli di lavoro volti ad armonizzare i tempi familiari di lavoro e incentivare il lavoro del secondo percettore di reddito;

affermare il valore sociale di attività educative e di apprendimento, anche non formale, dei figli, attraverso il riconoscimento di agevolazioni fiscali, esenzioni, deduzioni dall'imponibile o detrazioni dall'imposta sul reddito delle spese sostenute dalle famiglie o attraverso la messa a disposizione di un credito o di una somma di denaro vincolata allo scopo;

prevedere l'introduzione di misure organizzative, di comunicazione e semplificazione che favoriscano l'accesso delle famiglie ai servizi offerti e la individuazione degli stessi.

Le principali scadenze temporali previste per l'adozione dei singoli provvedimenti attuativi sono:

entro dodici mesi dall'entrata in vigore della legge di delega un decreto legislativo istitutivo dell'assegno universale recante il riordino e la semplificazione delle misure di sostegno economico per le figlie e i figli a carico, nonché uno o più decreti legislativi per la istituzione e il riordino delle misure di sostegno all'educazione delle figlie e dei figli;

entro ventiquattro mesi dall'entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi di potenziamento, riordino, armonizzazione e rafforzamento della disciplina inerente i congedi parentali, gli incentivi al lavoro femminile, le misure di sostegno alle famiglie per la formazione delle figlie e dei figli e per il conseguimento dell'autonomia finanziaria.