"Ne abbiamo pieni i polmoni!". Questo il grido di circa 250 cittadini di Busto Arsizio (VA) che ieri pomeriggio si sono radunati nella centrale piazza Santa Maria per sensibilizzare tutta la cittadinanza (e non solo) in merito ad un inceneritore (recentemente declassato tale) che per 50 anni non ha avuto una gestione trasparente ed è stato sempre, non tanto al centro di un servizio di pubblica utilità che riguarda lo smaltimento dei rifiuti, ma malamente a servizio della politica: ACCAM. Si vorrebbe cambiare il nome dell'impianto in NewCo, come se cambiando il nome, per magia, la gente si dimenticasse dei problemi.
La manifestazione è stata promossa da Legambiente Busto Arsizio, Comitato ecologico di Borsano e Comitato spontaneo NO ACCAM. Hanno partecipato anche alcuni rappresentanti del PD di Busto Arsizio, il consigliere di Legnano Brumana, i Sindaci di Canegrate, Castano Primo e Rescaldina, gli unici 3 Sindaci (su 27 Comuni soci di Accam) che hanno votato contro il salvataggio dell'impianto. Il Sindaco di Rescaldina, durante il suo intervento, ha riportato le parole forti delle quali i politici locali dei Comuni coinvolti fanno uso durante le assemblee dedicate per definire sia gli amministratori contrari al salvataggio, sia i cittadini che fanno sentire la loro voce di dissenso. "Siamo definiti tutti, anche voi qui oggi, ambientalisti di m***a", ha tuonato il Sindaco Gilles Ielo. Chi pronuncia queste parole, tanto più che è un rappresentate delle Istituzioni, dovrebbe vergognarsi. Questo significa non avere rispetto del proprio ruolo e dei propri cittadini.
Ma perchè questi cittadini sono scesi in piazza contro questo impianto?
Questo impianto, dei 13 presenti in Lombardia, è classificato al 13°posto e, da sempre, ha avuto una gestione poco trasparente. Per poter svolgere le sue attività, l'impianto è costretto ad incenerire rifiuti importandoli da altre località e regioni.
Ha un bilancio fortemente in rosso da anni (attualmente non ha ancora presentato il bilancio 2019 e presenta un buco di oltre 20 MILIONI di euro) e la politica locale, per risanarlo, ha pensato di far conferire tonnellate e tonnellate di rifiuti speciali ospedalieri e fanghi di depurazione da smaltire, per il cui trattamento sono previste tariffe più elevate rispetto ai rifiuti solidi urbani. Recentemente, a seguito di un incendio avvenuto in impianto, è emerso che non era stata rinnovata l'assicurazione. Nel corso degli anni diverse sono state le vicende negative che lo hanno visto coinvolto. Lo spegnimento promesso dell'impianto è puntualmente posticipato ad ogni scadenza: oggi la politica locale vorrebbe rilanciarlo come fiore all'occhiello di un sistema nuovo di gestione dei rifiuti che abbia una visione volta all'economia circolare: con un impianto così, impossibile. Perchè poi parlare di economia circolare e smaltimento di fanghi o rifiuti sanitari? L'economia circolare riguarda altre tematiche...
Questi cittadini invitano tutti gli italiani, le associazioni ambientaliste, a collegarsi alla loro pagina facebook "Comitato spontaneo NO ACCAM" e informarsi sul tema, anche attraverso le loro dirette facebook. La prossima sarà giovedì 13 maggio. Un piccolo aiuto da parte di ciascuno di noi, può aiutare questi cittadini a far sentire la loro voce!
Ciò che traspare dal comportamento dei politici locali e appare chiaro a questi cittadini che chiedono da decenni di essere ascoltati dagli amministratori (inutilmente!), è che l'intreccio affari-politica è sempre più forte del vero bene dei cittadini.
La vera politica, quella di uomini e donne che la vivono per vocazione e servizio, ha un altro stile.
Per contattare il "Comitato spontaneo NO ACCAM": [email protected]
www.facebook.com/comitatospontaneonoaccam