"Siamo stati bombardati per tutta la notte. Tra i civili due donne civili sono state uccise e ora Azovstal viene presa d'assalto". Questo è quanto ha dichiarato il vicecomandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, nelle scorse ore. Secondo Palamar, i russi stanno cercando di entrare all'interno dell'acciaieria, dopo il bombardamento degli aerei russi. Nei sotterranei dell'impianto, secondo alcune fonti, sarebbero un migliaio i civili ancora rifugiati all'interno dell'impianto, secondo altre, più di 200.

In base a quanto sta accadendo, pertanto, appare impossibile pensare a nuove evacuazioni. Inoltre, le persone sfollate dall'Azovstal non sarebbero ancora arrivate alla destinazione concordata, Zaporizhzhia, a seguito dei numerosi posti di blocco lungo il tragitto.

Zaporizhzhia è il nuovo obiettivo militare delle forze russe che cercano di avanzare da sud e che per questo hanno iniziato a bombardare pesantemente la città di Tokmak. Bombardamenti che proseguono anche nel Donbass e, ultimamente, con particolare intensità nell'oblast di Donetsk.

Nonostante lo sforzo militare prodotto, la Russia continua a registrare ulteriori perdite, come indica l'ultimo bollettino pubblicato dallo Stato maggiore della Difesa ucraina:  24.200 soldati, 1.062 carri armati, 2.567 veicoli corazzati da combattimento, 475 pezzi di artiglieria, 162 sistemi di lancio multiplo di razzi, 80 missili terra-aria, 155 elicotteri, 194 aerei, 291 droni e 10 imbarcazioni.

Questo è stato reso possibile grazie alle armi e all'addestramento garantito all'Ucraina da parte della Nato. Le nuove forniture militari prevedono l'invio di obici dalla Germania (7 Panzerhaubitze 2000) e di nuovi mezzi blindati da parte del Regno Unito, che nel nuovo pacchetto di aiuti militari fornirà a Kiev missili anti-nave Brimstone, sistemi antiaerei Stormer, radar, droni per il trasporto e migliaia di visori notturni.

E questo non è da ritenersi certo sorprendente, considerando che oggi, parlando in videoconferenza al parlamento ucraino, Johnson ha dichiarato che l'Ucraina vincerà questa guerra  e tornerà ad essere un paese libero, aggiungendo che l'Occidente ha commesso un errore nel non aiutare Kiev nel 2014, quando la Russia decretò l'annessione della Crimea, a cui poi fece seguito la guerra nel Donbass.


Sul fronte diplomatico, non si placa la querelle tra Israele e la Russia iniziata dopo le parole del ministro degli Esteri Lavrov che ha motivato la Shoah con il desiderio di Hitler di voler cancellare le sue origini ebree. Il ministro degli esteri israeliano, Yair Lapid, ha chiesto scuse ufficiali a Mosca, dicendo che Lavrov aveva fatto "una dichiarazione imperdonabile e oltraggiosa, nonché un terribile errore storico", aggiungendo che durante l'Olocausto gli ebrei non si erano uccisi tra loro. Per tutta risposta il ministero degli Esteri russo ha "twittato" che Lapid aveva rilasciato "dichiarazioni antistoriche... che spiegano in gran parte perché l'attuale governo israeliano sostenga il regime neonazista di Kiev".


Questo martedì il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto sull'utilizzo di nuove misure economiche di ritorsione contro quelle che sono state definite "azioni ostili di alcuni stati stranieri e organizzazioni internazionali". Le misure sono state adottate al fine di "tutelare gli interessi nazionali della Russia a seguito di azioni ostili da parte degli Stati Uniti d'America, di Stati stranieri ed organizzazioni internazionali che hanno operato congiuntamente per privare e/o limitare illegittimamente la Federazione Russa, i cittadini della Federazione Russa e le aziende russe dei [loro] diritti di proprietà."

Il Parlamento ucraino ha approvato un disegno di legge per decretare il bando di tutti i partiti filorussi che sostengano o mascherino l'invasione della Russia e/o neghino il fatto che la Russia stia occupando i territori ucraini, tra cui la Crimea e la parte orientale del Donbass.


Quest'oggi, a fine mattinata, il presidente francese Macron ha nuovamente parlato con Vladimir Putin che, nel corso del colloquio, ha accusato gli Stati membri dell’Ue di ignorare i crimini di guerra delle forze di sicurezza ucraine causati dai massicci bombardamenti di città e paesi del Donbass, a seguito dei quali vengono uccisi civili, aggiungendo anche che  Kiev non è pronta a un dialogo serio, anche se Mosca rimane aperta a tale eventualità.


Aggiornamento ore 17.

A Zaporizhzhia sono giunte ​​circa 156 sfollati da Mariupol. Circa 100 di loro - molti dei quali donne e bambini - provengono dall'acciaieria Azovstal. Per la precisione, come riporta un funzionario Onu, sono 101 le persone evacuate dalle macerie dell'Azovstal.  

Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha detto, risvolgendosi ai giornalisti presenti a Zaporizhzhia in attesa dell'arrivo degli sfollati, che centinaia di civili, tra cui più di una dozzina di bambini, sono ancora intrappolati all'interno dell'acciaieria di Mariupol e che gli operatori umanitari avevano chiesto più tempo per far uscire le persone dai sotterranei del sito dove avevano cercato rifugio dalle bombe russe, ma la richiesta è stata respinta.

Ha inoltre reso noto che l'accordo per salvare i civili è stato mediato dalle Nazioni Unite e dalla Croce Rossa la scorsa settimana, aggiungendo che da domani rinnoveranno gli appelli a mantenere aperto tale corridoio umanitario.

Ma in questo momento l'Azovstal è sotto attacco con i fanti di marina russi che stanno tentando di sbarcare per attaccare direttamente via terra gli ultimi difensori.


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