Sfruttando al meglio la pole position conquistata sabato, Sergio Perez ha dominato il Gran Premio dell'Arabia Saudita portando alla vittoria la Red Bull per la seconda volta consecutiva. Il trionfo della scuderia austriaca è stato completato dal secondo posto di Max Verstappen, nonostante sia partito 15esimo a causa della rottura di un semiasse durante le qualifiche.
Fernando Alonso, con la sua Aston Martin, è riuscito ad ottenere un ottimo terzo posto, ma è poi stato retrocesso al quarto a causa di una penalità ricevuta nel dopo gara, che ha permesso a George Russell, su Mercedes, di salire sul podio.
Perez ha dovuto affrontare l'attacco di Alonso subito dopo il via, una Safety Car per un problema alla Aston Martin di Stroll e la rimonta di Verstappen nell'ultima parte di gara. Nonostante ciò è riuscito a mantenere la calma e a prendersi i 26 punti in palio (con il giro veloce) con pieno merito.
Verstappen, nonostante la rimonta e anche per un problema che lui avvertiva nel retrotreno della vettura, non è arrivato mai ad impensierire il suo compagno di squadra e si è limitato a portare a casa il secondo posto.
Alonso ha preso il comando al primo giro ma una penalità per aver superato la propria posizione sulla griglia di partenza, unita al ritmo incessante delle Red Bull, lo ha costretto a non poter battagliare per la prima posizione. Non solo. Durante la sosta per scontare la penalità, il meccanico che sollevava la sua Aston Martin ha toccato la macchina prima che i 5 secondi inflitti dalla giuria fossero scaduti. Per questo, a fine gara, Alonso ha ricevuto una ulteriore penalità di 10 secondi che gli ha negato il podio.
Mercedes e Ferrari non hanno retto al ritmo delle Red Bull. Russell è arrivato davanti a Hamilton e Carlos Sainz ha portato la sua Ferrari al traguardo davanti a quella di Charles Leclerc, partito 12.esimo per aver dovuto cambiare due centraline dopo il GP del Bahrain. Per il monegasco il settimo posto è un risultato ancor più deludente se paragonato alla gara di Verstappen che partito dietro di lui è arrivato sul podio.
Queste le parole di Vasseur, team principal Ferrari, a fine gara:
"Abbiamo delle difficoltà ad approcciare a livello strategico il weekend, ne parleremo con i piloti per capire come gestirlo. Siamo andati troppo verso una sola direzione. Dobbiamo capire cosa c'è che non va nelle gomme dure. Non sto criticando le gomme, semplicemente non riusciamo a farle funzionare. Siamo in ritardo, dobbiamo lavorare. Ieri il nostro ritmo non era male, dobbiamo capire perché oggi abbiamo perso tanto".
L'Alpine ha fatto una buona seconda gara con Esteban Ocon e Pierre Gasly che hanno conquistato rispettivamente l'ottavo e il nono posto. Kevin Magnussen della Haas e Yuki Tsunoda dell'AlphaTauri si sono dati battaglia per l'ultimo punto a disposizione, con il danese che ha avuto la meglio grazie ad un sorpasso all'ultimo minuto.
Nico Hulkenberg della Haas si è classificato dodicesimo, mentre l'Alfa Romeo di Zhou Guanyu ha superato i rookie Nyck de Vries (AlphaTauri), Oscar Piastri (McLaren) e Logan Sargeant (Williams) arrivando al tredicesimo posto.
La McLaren ha vissuto un'altra giornata difficile a causa dei problemi al muso dell'auto di Piastri, che è entrato in contatto con Gasly alla partenza. Piastri ha concluso al 15° posto dopo aver superato Sargeant nell'ultimo giro. Norris con l'altra McLaren si è piazzato al 17° posto. Bottas è stato l'ultimo dei piloti classificati, ma ha avuto problemi tecnici sulla sua Alfa Romeo.
Come Stroll anche Albon (Williams) è stato costretto a ritirarsi per problemi ai freni.
Il prossimo gran premio di Formula 1 si disputerà in Australia tra due settimane.