Polemiche su polemiche. Scienziati prova, freevax, novax che si scannano verbalmente nelle dirette televisive. Manifestazioni di piazza sempre tra questi opposti schieramenti, che degenerano spesso in violenza.
Alla fine, dopo ben quasi due anni di crisi globale pandemica Covid 19,il risultato è ancora e unicamente questo: caos decisionale dei singoli governi nazionali e di quello globale OMS e ONU, panico generalizzato nelle popolazioni, andare avanti all'infinito con chiusure alternate e dati statistici di zone rosse, gialle, bianche, green pass, restrizioni.
La polemica vaccinale. In situazione di emergenza e di panico scientifico, si sono ideati vari tipi di antidoti a terapia genica biotecnologica in pochissimo tempo, che sembrano funzionare, ma risultano solo di copertura con l'emergere delle varianti e mutazioni virali. Da qui, poi, per altri fattori forse non troppo approfonditi, parte la polemica anti e provaccinale, che provoca ancora più confusione e discussioni.
Su tutto, resta primaria la questione cruciale. Al di là del quesito origine esatta del virus, diffusione, ecc., come si può realizzare qualcosa di veramente efficace, studiato e fabbricato in modi razionali e ultrascientifici? E qui si tocca un altro problema, forse ancora più grave collegato al primo. L'ignoranza e l'analfabetismo culturale mondiale, anche a livello universitario e ricercativo, delle ricerche e riviste serie di indagine scientifica su queste tematiche.
Abbiamo così un mare di spunti e indagini interessantissime e ultravalide in tutti i campi, che però non vengono quasi mai visionate da enti, apparati, istituzioni e governi. E non solo per la classica causa adotta di interessi economici da danneggiare, ma anche e soprattutto perché si è totalmente all'oscuro della loro esistenza. Questo articolo, a cui se si va sul sito della rivista, chiedendo e cercando, vi è tutto un elenco di studi, ricerche affini, mostra risultati sorprendenti sulle terapie di cura Covid basate su un approccio inusuale, quello delle Natural Sciences e in particolare la botanica bioscientifica, che potrebbe essere la chiave di inizio risoluzione finale del problema pandemico.
In effetti, come detto negli abstracts introduttivi, se il virus, al di là di ogni complottismo teorico, ha un'origine naturale (evoluzione dei SARS e dei Corona, a loro volta evoluzione di Aviarie e vecchie forme virali influenzali molto forti), può essere ricondotto al guinzaglio e ingabbiato proprio tramite la natura da cui proviene. E, in termini più brutali di ragionamento, costituirebbe un business positivo farmaceutico ultraredditizio, per l'utilizzo e rielaborazione industriale delle materie prime, disponibili in modo superfacilitato. Del resto, il vaccino proteico, di nuova concezione, si rifà in parte a un'impostazione simili.
In questo caos globale, panico generalizzato, scontri violenti fra diverse fazioni scientifiche e politiche, il rimedio finale è il vaccino della porta accanto?