"Nel 2023 la quota di persone soddisfatte, che nel 2022 era cresciuta soprattutto tra i giovanissimi, aumenta anche tra i 25-34enni (48,6%, +3,5 punti rispetto al 2022). Stabile e su livelli elevati la soddisfazione espressa dal complesso della popolazione.Si conferma una ripresa generalizzata della soddisfazione per il tempo libero e per le relazioni amicali soprattutto tra le persone di 60-64 anni.Segnali positivi per la soddisfazione economica personale (manifestata da una quota del 59,4%, +2,4 punti percentuali) e per quella lavorativa (80,0% tra gli occupati, +2,1 punti percentuali)".

Non si può che essere soddisfatti di tali conclusioni. Evidentemente, tutte le disgrazie di questo Paese capitano solo ad uno stesso ristretto numero di persone: salari bassi, cassa integrazione, servizi carenti, scuole fatiscenti, asili inesistenti, liste d'attesa di mesi nella sanità, tempi della giustizia infiniti, diritti negati... meglio così.